Continua la bufera in casa Anzhi. Non bastavano gli scadenti risultati di questo inizio di stagione (due punti in quattro gare) e l’addio di Guus Hiddink; dopo la partita giocata ieri (e persa) in casa col Rostov sono infatti usciti alla luce particolari intriganti su una clamorosa rescissione tra il club e Igor Denisov.
Il centrocampista, arrivato poche settimane fa dallo Zenit per una cifra di circa 12 milioni di euro, avrebbe avuto un conflitto con Samuel Eto’o ed altri stranieri della squadra. Proprio come quando arrivarono Hulk e Witsel a San Pietroburgo un anno fa.
L’agente del giocatore e lo stesso Anzhi hanno manifestato la falsità di queste voci, ma pare chiaro che qualcosa sia accaduto. Il capitano della nazionale russa si trova ora a San Pietroburgo, per valutare cosa fare. Praticamente impossibile un suo ritorno allo Zenit.
Nel dettaglio, secondo fonti ufficiose, l’episodio sarebbe occorso nel pregara. Samuel Eto’o, in qualità di capitano, avrebbe dato delle indicazioni a Denisov, il quale ha lasciato il campo irritato dagli insegnamenti del camerunense. Secondo Denisov (soprannominato Dengisov, letteralmente “Danaroso”, in Russia) gli stranieri dell’Anzhi sarebbero lì soltanto per soldi. Ufficialmente ieri il giocatore non era in campo per infortunio.
Il presidente Kerimov ha deciso di tenere la parte ai giocatori stranieri, vedremo come andrà a finire questa vicenda. Quel che è certo è che quella di Denisov un’altra (l’ennesima) caduta di stile.