Danimarca-Russia 1-3. Si conclude così la prima parte della doppia sfida che vedeva Nordsjaelland e Randers opposti a Zenit e Rubin Kazan. Un confronto al momento senza storia, che difficilmente (soprattutto per i Randers) potrà capovolgersi tra sette giorni.
Prestazione convincente quella del Rubin, che ha fatto valere sul campo la maggior esperienza in campo internazionale, oltre che il livello tecnico superiore dei propri elementi. A portare in vantaggio la squadra guidata da Berdyev, che nel turno precedente aveva eliminato con due vittorie i serbi dello Jagodina, ci ha pensato Dimitry Torbinski, alla prima con la nuova casacca (il nazionale russo è appena stato prelevato dalla Lokomotiv). Ben servito da Kulik, Torbinskij ha gelato il portiere ospite con un delizioso pallonetto. Poco prima dell’intervallo arriva anche il raddoppio, con Rondon; il colombiano sfrutta alla perfezione l’imbucata di Ansaldi e, da vero rapace d’area, deposita in rete la sfera.
Nella ripresa il Rubin, conscio delle sue ottime qualità difensive, pensa a gestire, ma deve lasciare a Borring, che con un bel tiro accorcia le distanze. Il compito per i danesi, però, rimane ancora molto complicato.
RANDERS-RUBIN KAZAN 1-2 (0-2).
Randers (3-5-2): Andersen; Hagesen, Tomsen, Tambura, Fenger; Bjarnasson (78′ Davids) , Svensson, Borring (80′ Kamper), Keller; Schwarz,, Brooke-Mandsen. A disp.: Freis, Sorensen, Poulsen, Devis, Lundberg. All.: Todd.
Rubin Kazan (3-5-2): Arlauskis; Ansaldi, Marcano, Cesar Navas, Kulik (88′ Sharonov); Ryzantsev, Kyslyak; Torbinskij (72′ Natkho), M’Vila, Prudnikov (63′ Kuzmin); Rondon. A disp.: Ryzhikov, Kvrkvelia, Getigezhiev, Abishov . All.: Berdyev
Arbitro: Teixeira Vitenez (Spagna)
Marcatori: 12′ Torbinskij, 42′ Rondon, 61′ Borring (RA)
Note: ammonizioni: Borring, Bjarnasson (RA), M’Vila, Prudnikov, Kyslyak (RU)