In attesa dell’inizio delle ostilità nell’edizione 2013, ripercorriamo la storia della competizione. Dal 1954 ad oggi, la Rugby League World Cup è stata terreno di scontro fra le superpotenze del gioco e ogni settimana cercheremo di ricostruire quanto accaduto, edizione dopo edizione.
1960 Rugby League World Cup (Gran Bretagna)
A soli 3 anni dalla precedente edizione, ecco una nuova Coppa del Mondo. Questa volta, la competizione iridata transitava nel luogo di nascita di questo sport, l’Inghilterra. Come era consuetudine all’epoca, la squadra di casa gareggiava a livello internazionale come Gran Bretagna, un’eccezione rispetto ad altri sport (come rugby union e calcio).
La scarsa diffusione del codice in Irlanda, Galles e Scozia rendeva (ancora) improbabile la formazione di singole nazionali nelle varie Home Nations, mentre per il non professionismo del rugby a XV era realistica la chance di attirare e convertire al league giocatori da tutto il Regno Unito, magari attratti dalla prospettiva di essere pagati per giocare, oltre che di far parte di un sistema dotato di campionati nazionali e forte radicamento territoriale nel nord dell’Inghilterra.
Miravano al titolo anche le altre due partecipanti, quelle Francia e Nuova Zelanda cui i panni di potenze minori iniziavano a stare stretti.
I britannici, che venivano dalle Ashes vinte nel 1959 (2-1), iniziarono alla grande battendo i Kiwis 23-8 all’Odsal Stadium di Bradford. Decisive, ai fini del risultato, le marcature di capitan Ashton, Davies, Murphy, Myler e McTigue, insieme alla precisione al piede di Fraser, giocatore di Warrington. Poco prima, la Francia aveva sfiorato il successo sull’Australia, che a Wigan si era imposta 13-12, nonostante vari tentativi di drop dei francesi e un finale sul filo del rasoio.
Se le speranze di titolo dei campioni in carica restavano, sia pure con affanno, intatte, ecco che la Gran Bretagna continuava a fare la voce grossa nel secondo turno: 33-7 alla Francia e tanti saluti alla rivale europea, trafitta davanti ai 22mila di Manchester. 13-7 all’intervallo, poi buio totale per Dubon e compagni nella ripresa. Nell’altra sfida, Australia ancora immacolata e vincente 21-15 sulla Nuova Zelanda, ora fuori dai giochi delle ambizioni iridate. Gli almanacchi registrano l’hat-trick di Carlson, leggenda del league e campione uscente.
I ragazzi di Keith Barnes chiudevano allora al secondo posto la terza Coppa del Mondo della storia del rugby league, con la Gran Bretagna nazione ospitante di nuovo più in alto di tutti.
L’edizione in realtà non fu un successo a livello di pubblico, con affluenze decisamente basse se paragonate a quelle solitamente fatte registrare dai massimi campionati di Inghilterra e Australia.
I CAMPIONI:
Eric Ashton, Wigan
Billy Boston, Wigan
Jim Challinor, Warrington
Alan Davies, Oldham
Eric Fraser, Warrington
Bobby Greenhough, Warrington
Tommy Harris, Hull
Vince Karalius, St. Helens
Brian McTigue, Wigan
Alex Murphy, St. Helens
Frank Myler, Widnes
Austin Rhodes, St. Helens
Brian Shaw, Hunslet
John Shaw, Halifax
Mick Sullivan, Wigan
Derek Turner, Wakefield Trinity
Johnny Whiteley, Hull
Jack Wilkinson, Wakefield Trinity
Puntate precedenti:
Storia del rugby league: la Coppa del Mondo 1954
Storia del rugby league: la Coppa del mondo 1957