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Champions League, preliminari: vittoria di misura per lo Zenit sul campo del Nordsjælland

Felici a metà. E’ questa la sintesi della trasferta danese dello Zenit San Pietroburgo, che già tre anni fa aveva disputato questo turno di Champions League: nel 2010, dopo aver eliminato i romeni dell’Unirea Urziceni (0-0 in Romania con rigore non fischiato a Rosina e 1-0 con gol di Danny al ritorno) la cavalcata terminò anzitempo contro i francesi dell’Auxerre (1-0 a San Pietroburgo, sconfitta 2-0 in trasferta). La gara di Farum regala in dote un punteggio che sta stretto alla squadra guidata da  Luciano Spalletti, che avrebbe potuto segnare più reti e ipotecare il passaggio del turno, e riconsegna un Kerzhakov in fiducia, in rete dopo quasi otto mesi a secco. Tanti per un attaccante, troppi.

La prestazione dello Zenit è discreta, Spalletti mette in campo una formazione diversa da quella messa in mostra nelle ultime uscite, tenendo fuori Bystrov e affidandosi all’esperienza di Tymoschuk e Arshavin: quest’ultimo si scambia spesso e volentieri di posizione con Hulk, per non dare punti di riferimento alla difesa avversaria. Una retroguardia, quella danese, che opta per la rischiosa tattica del fuorigioco in più di un occasione. Se nel primo tempo Arshavin grazia due volte il portiere Hansen (nella seconda opportunità la palla di Fayzulin è un’invenzione straordinaria) nella ripresa Kerzhakov non si lascia sfuggire il gol del vantaggio. Curiosamente pochi giorni fa era stato aperto un sito che mostrava in tempo reale i mesi trascorsi dalla sua ultima marcatura: dopo la rete di stasera il contatore è stato resettato. Speriamo di non dover aspettare così tanto tempo d’ora in avanti perchè questo accada, anche in chiave nazionale.

La differenza di livello è parsa lampante (incomprensibile che la seconda classificata in Russia debba accedere alla competizione dallo stesso turno della seconda danese) e soltanto il punteggio tiene in vita il Nordsjaelland. Ma l’inghippo è dietro l’angolo, per cui guai a sottovalutare il ritorno, dove un suicidio al Petrovskij renderebbe tutto vano.

NORDSJAELLAND-ZENIT 0-1 (0-0).

Nordsjaelland (3-5-2): Hansen 6; Jacobsen 6, Mtiliga 5, Grigor 5, Runje 5,5; Larsen 5 , Stokholm 6, Ticinovic (77′ Obech sv) 6, Kristiansen 6,5 (77′ Nordstrand 5,5); Vingor 6,, Tyukhunsen (82′ Hansen sv). A disp.: Hansen, Gundelak, Makse, Johannesen. All.: Julmann.
Zenit (4-3-2-1): Lodigin 6,5; Neto 6, Hubocan 6, Lombaerts 6, Tymoschuk 6,5; Zyryanov 6, Witsel 6; Danny 6,5 (90′ Bystrov sv), Arshavin 6 (45′  Kerzhakov 6,5), Fayzulin 6,5; Hulk 6 (83′ Lukovic sv). A disp.: Baburin, Djordjevic, Rodic, Khodzhayazov . All.: Spalletti
Arbitro: Alon Efet (Israele)
Marcatori: 49′ Kerzhakov
Note: ammonizioni: Mtilika (N), Neto (Z).