Juventus-River Plate 1996, i bianconeri sul tetto del mondo
Per quanto mi riguarda una di queste partite è la finale di Coppa Intercontinentale del 1996 che ha visto scontrarsi i campioni d’Europa della Juventus contro i vincitori della Coppa Libertadores del River Plate. Come da tradizione si disputò a Tokyo alle ore 12 italiane, trattandosi di un giorno feriale molti Juventini si attrezzarono come meglio poterono con radio e altri mezzi per seguirla sul posto di lavoro o nelle scuole. Quel particolare brivido che solo una radiocronaca può regalare unito agli 80 minuti di ansia per un risultato che non si sbloccava li ricorderò per sempre, come la gioia condivisa con i compagni di fede calcistica nel cortile della scuola.Alla fine della giornata, finalmente, di corsa a casa per vedere la registrazione della partita in televisione.
La Juventus arrivava a giocarsi l’Intercontinentale dopo la vittoria della Champions League nella magica notte di Roma contro l’Ajax, la squadra di Lippi proseguiva il ciclo di vittorie avviato due stagioni prima con lo scudetto numero 23. Alfieri della squadra erano Peruzzi (nell’occasione capitano), Ferrara, Dechamps e l’astro nascente Del Piero; ai campioni d’Europa si erano aggregati nel corso dell’ultima sessione di mercato Zidane, Boksic e Vieri.
Il River Plate aveva invece conquistato la Coppa Libertadores ai danni dei colombiani dell’América de Cali ribaltando l’1-0 dell’andata con una doppietta di un giovanissimo Herman Crespo nella partita di ritorno. Tra i giocatori di spicco della squadra di Buenos Aires è doveroso citare il terzino Juan Pablo Sorín (bianconero nella stagione precedente), Enzo Francescolli, il fantasista Ariel Ortega e El Jardinero Julio Cruz.
Nonostante gli argentini godano del favore del pronostico è la squadra bianconera a dominare la prima frazione di gioco, solamente il portiere Bonano impedisce alla Juventus di sbloccare il risultato dopo le numerosi occasioni create dall’ispiratissimo trio Zidane-Boksic-Del Piero. Pur adottando entrambe le squadre lo stesso modulo, un 4-4-2 quasi speculare, i ragazzi di Lippi hanno il pieno controllo del gioco mentre Diaz tenta di limitare i danni, le incursioni di Boksic creano più volte scompiglio nella difesa dei millionarios, il croato manca però di freddezza nel servire l’assist decisivo prima a Del Piero poi a Di Livio. Il primo tempo si conclude quindi a reti bianche, tra il sollievo dei difensori del River e la noia di un Peruzzi mai seriamente impegnato.
Quando le squadre rientrano in campo per la ripresa la partita riprende da dove si era interrotta: i bianconeri appaiono più convinti nel sbloccare la gara e sfiorano il vantaggio con una conclusione di Boksic dal limite dell’area piccola respinta in qualche modo dal portiere, la conclusione successiva di Descamps a porta quasi sguarnita si perde sul fondo. Alla lunga esce fuori la tecnica degli argentini: Ortega lancia splendidamente Cruz che con un pallonetto colpisce la parte superiore della traversa con Peruzzi ormai fuori causa, dopo aver dominato per tutta la partita la Juventus ha rischiato di ritrovarsi punita alla prima occasione. Ma pochi minuti dopo arriva la rete che deciderà la partita: sugli sviluppi di un calcio d’angolo la palla arriva sui piedi di Alessandro Del Piero, il quale dal limite sinistro dell’area picco
La Juventus è campione del mondo per la seconda volta nella sua storia; a prevalere è stata la voglia di vincere e la tenacia che ha contraddistinto la squadra per tutta la seconda metà degli anni 90. A regalare il trionfo è il protagonista più atteso, un uomo destinato a diventare bandiera e simbolo stesso della squadra per molti anni a venire: il futuro capitano Alessandro Del Piero.
Juventus- River Plate 1-0 (81′ Del Piero)
JUVENTUS: Peruzzi, Porrini, Ferrara C., Montero, Torricelli, Di Livio, Deschamps, Zidane (Tacchinardi 90), Jugovic, Del Piero, Boksic – Allenatore Lippi
RIVER PLATE: Bonano, Diaz H., Ayala, Berizzo, Sorin, Montserrat, Ortega, Astrada, Berti (Gancedo 75), Francescoli, Cruz J. (Salas 82) – Allenatore Diaz R.
ARBITRO: Rezende (Brasile)