Una Pipita per dimenticare un Matador
Il giorno che tutti i tifosi napoletani hanno aspettato sin dall’inizio di questa sessione di mercato è finalmente arrivato: ieri Gonzalo Higuain è diventato ufficiosamente un giocatore del Napoli, e la “benedizione” è arrivata direttamente dal presidente De Laurentiis, che ha invitato tutti i tifosi partenopei allo stadio nella giornata di lunedì. L’erede di Edinson Cavani, venduto per 64 milioni al Paris Saint-Germain, è finalmente arrivato alla corte di Benitez: l’argentino ha vinto la concorrenza di giocatori del calibro di Damiao, Torres, Dzeko e molti altri attaccanti di fama mondiale.
I dubbi legati all’operazione, però, restano molti: economicamente parlando 40 milioni sono forse troppi per un calciatore che, seppur in un club di primissima fascia, non ha mai dato l’impressione di dominare in lungo e in largo: alt, fermi tutti, stiamo parlando di un Campione, un giocatore da ammirare e che ha scelto l’Italia (e la Serie A) come seconda patria per esplodere definitivamente. Ma sono pur sempre 40 milioni in un mercato in cui Mario Gomez è approdato alla Fiorentina per la metà dei soldi.
Ribadire a tutto il mondo della gigantesca disponibilità economica, forse, non è stata una grande mossa da parte di De Laurentiis, perché probabilmente aspettando ancora qualche settimana avrebbe potuto strappare al Real Madrid un prezzo più basso: la concorrenza dell’Arsenal, infatti, sembrava essersi indebolita definitivamente, mentre il Manchester City – con l’acquisto di Jovetic – ha completato il reparto d’attacco. La Juventus da tempo ha virato la propria attenzione, con successo, su un altro argentino: quel Carlitos Tevez accolto dai tifosi juventini come il salvatore della patria, l’uomo che trascinerà i bianconeri ai vertici d’Europa. Quindi non restavano poi così tante alternative al Real Madrid, considerando la volontà del calciatore di lasciare la Spagna verso altri lidi: inoltre fare cassa per tentare poi l’assalto a Suarez è un obiettivo che Ancelotti si è prefissato sin dall’inizio, e tirare la corda un altro po’ avrebbe potuto far scendere le onerose richieste madrilene.
Se il buongiorno si vede dal mattino, Higuain forse avrà sulle spalle ancora più responsabilità del suo connazionale bianconero. 40 milioni di euro sono tanti, e mettono pressione addosso a chiunque, anche al campione più affermato: inoltre il Napoli ha cambiato tanto, dal sistema di gioco agli interpreti principali, nella stagione in cui sarà impegnato su più fronti e con i tifosi che hanno moltissime aspettative.
La squadra non è ancora completata, Bigon ha ancora abbastanza denaro per riuscire a imbastire qualche colpo per rinforzare una rosa che, sulla carta, non ha nulla da invidiare alle altre squadre (Juventus esclusa, ancora favorita). Il passaggio dal Napoli Cavani-dipendente a quello di Benitez, basato su un calcio offensivo con esterni alti e un tandem centrale che ha in Hamsik e Higuain gli interpreti principali, attirerà comunque l’attenzione di tutti gli appassionati di calcio italiano: la Serie A, nonostante la dipartita di campioni come Jovetic e Cavani, credo abbia mantenuto il livello qualitativo della scorsa stagione. Ancora molto lontano dalla Liga e dalla Premier, ma con molti giovani interessanti in rampa di lancio.
Non sarà comunque tutto facile per l’argentino ex Real Madrid: l’affetto dei tifosi nei confronti di Cavani, nonostante l’addio, è ancora molto forte e per riuscire a sostituirlo servirà convincere il San Paolo a suon di reti e assist decisivi. E nel caso dovesse andare proprio tutto per il verso giusto, magari anche alzare qualche trofeo non stonerebbe affatto.