Copa Libertadores: Dinho piglia tutto, Atletico Mineiro campione! Olimpia battuto ai rigori
L’Atletico Mineiro vince la Copa Libertadores, il Galo rimonta lo 0-2 dell’andata e, ai calci di rigore, si laurea campione, scatenando la festa al Mineirao di Belo Horizonte. Partita che non delude le aspettative, ricca di occasioni: partenza sprint per gli uomini di Cuca, con Dinho visibilmente ispirato, insidioso con le sue solite conclusioni dalla distanza. L’Olimpia però pian piano inizia ad avanzare il baricentro, sciupando clamorosamente con Bareiro, alla prima vera occasione paraguaiana, il pallone che avrebbe virtualmente chiuso qualsiasi discorso.
Nella ripresa Cuca va all-in, inserendo Rosinei, Alecsandro, e successivamente Guilherme. Il suo Atletico è a trazione decisamente anteriore, e trova con Jo, al 46′, il gol che vale il momentaneo 1-0, quello che accende definitivamente il match. Il Galo ci crede, Tardelli (fermato poi per fuorigioco) spara alto da un metro a porta vuota dopo un’invenzione di Ronaldinho, dall’altra parte il Tanque Ferreyra prosegue con la sagra del gol divorato, scivolando goffamente dopo aver addirittura saltato Victor. A 6 dal termine l’Olimpia resta in dieci per il doppio giallo di Manzur, e in dieci, i paraguaiani, beccano il raddoppio: a far male è Leo Silva, che di testa approfitta di una mancata uscita dell’estremo difensore avversario per appoggiare in rete, in mischia, il pallone che spedisce le squadre ai supplementari.
Nonostante, però, il clamoroso incrocio dei pali di Rever al 97′, il calcio di punizione di Pittoni che fa tremare il Mineirao, e il salvataggio di Miranda sulla linea sul pallonetto di Alecsandro, ci vogliono i rigori per sancire la vincente della Libertadores 2013: Ronaldinho è il quinto a battere per l’Atletico ma non arriverà a tirare; Miranda e Jimenez sbagliano tra i paraguaiani, i brasiliani la buttano sempre dentro: è delirio a Belo Horizonte, l’Atletico Mineiro è campione, per il quarto anno consecutivo la Libertadores va a una brasiliana, Dinho aggiunge al suo palmares l’unico trofeo che gli mancava.