Se avessero detto a Tania Cagnotto che ai Mondiali di nuoto di Barcellona si sarebbe dovuta rammaricare per una medaglia d’argento conquistata dal trampolino da un metro, si sarebbe fatta una risata. E come darle torto. Come può infatti rammaricarsi una tuffatrice che, nonostante arrivi a una competizione iridata dopo una stagione nella quale le “distrazioni” extrasportive sono state diverse, riesce comunque ad arpionare il podio iridato? Invece, l’argento conquistato nella prova del trampolino da un metro dalla nostra portacolori con una gara da 307 punti lascia un forte retrogusto dolce-amaro. Dolce perché comunque si tratta della settima medaglia iridata e, per la prima volta, Tania si lascia alle spalle una cinese in una competizione iridata, vale a dire Wen Hang, medaglia di bronzo con 297,75 punti. Amaro perché la medaglia d’oro se la mette al collo l’altra cinese He Zi, che ha completato la sua prova con 307,10. Sì, avete letto bene, 307,10 punti contro i 307 di Tania, solo dieci centesimi di punto di differenza. La mente non può non tornare all’anno scorso, ai Giochi Olimpici di Londra, dove Tania finì giù dal podio a favore della messicana Sánchez per venti centesimi di punto.
Il trio formato da He Zi, Tania Cagnotto e Wen Hang ha subito fatto capire alle altre tuffatrici, fin dalla prima rotazione, che il discorso per le medaglie sarebbe stato ristretto a loro tre. L’unica che seriamente ci ha provato a inserirsi nella mischia è stata la canadese Pamela Ware, ma i suoi sforzi sono rimbalzati sul muro del suo quarto tuffo, il doppio e mezzo rovesciato raggruppato, dove ha preso appena 48 punti. Tania è stata in testa dalla seconda alla quarta e penultima rotazione. Purtroppo, ha lievemente sporcato il suo ultimo tuffo, l’uno e mezzo rovesciato carpiato, dove ha preso 61,20 punti mentre He Zi ha sfruttato a pieno i due decimi di vantaggio nel coefficiente di difficoltà del suo ultimo tuffo, l’uno e mezzo rovesciato con un avvitamento e mezzo, e ha operato il sorpasso decisivo per soli dieci centesimi di punto.
Sul podio però si è vista una Tania sorridente, di tutt’altro umore rispetto alla beffa olimpica dello scorso anno. Evidentemente in lei si è imposto il lato “dolce” di questa gara rispetto al gusto “amaro”. Speriamo che questa “dolcezza” la carichi per l’ultima fatica dei suoi Mondiali, la prova del trampolino da 3 m, dove difenderà i colori azzurri assieme a una Maria Marconi in cerca di rivincite. Certo, rispetto alla gara da 1 m, è tutta un’altra musica, con le cinesi che appaiono inattaccabili e con grintose avversarie per il bronzo (la Abel e la Sánchez, sempre lei, su tutte). Ma Tania, tra gli Europei di Rostock e queste gare iridate, ha dimostrato di saper suonare egregiamente. E che allora la musica continui…….