Europei femminili, Kenneth Heiner-Møller (ct. Danimarca): “Niente è meglio del duro lavoro”
Dio benedica il sorteggio, più o meno. La Danimarca non potrà dirsi sfortunata, con l’accesso ai quarti di finali conquistato grazie al sorteggio ai danni della Russia e, adesso, una semifinale arrivata dalla “lotteria” dei calci di rigore, dopo l’1-1 al termine dei 120′ con la Francia.
Di lotteria e basta però non vuole parlare Kenneth Heiner-Møller, commissario tecnico di un gruppo che adesso è facile associare alla squadra maschile del 1992, a quella ripescata e poi sorprendentemente campionessa europea.
Ai microfoni di Uefa.com, l’ex allenatore del Brøndby si è detto naturalmente soddisfatto: “Abbiamo iniziato abbastanza bene. I primi 45′ sono andati come avevamo previsto: siamo stati bravi nel mantenere il possesso della palla e i movimenti delle calciatrici erano quelli giusti. Poi la Francia ha cambiato registro e siamo andati un po’ in difficoltà, perché ha diversi elementi abili e veloci. Però niente è meglio del duro lavoro e abbiamo combattuto, tenuto duro. Sono felice, felicissimo“.
È naturale che il pensiero corra, a semifinale raggiunta, agli Europei maschili del 1992, che si giocavano proprio in Svezia: “Ciò che la Danimarca maschile fece nel ’92 fu straordinario, ci piacerebbe naturalmente seguirne le orme ma c’è ancora molta strada da fare. In generale, penso che in passato siamo stati abbastanza sfortunati mentre in questo torneo non posso dire lo stesso. Oggi (ieri, ndr) la buona sorte ci ha aiutato, ma quando si arriva ai calci di rigore conta la fortuna ma conta anche il talento, il talento nel calciare i rigori“.
Riguardo infine il supporto ricevuto dagli spettatori sugli spalti, il ct danese non ha dubbi: “Man mano che la partita proseguiva e i minuti passavano, la gente iniziava a sostenerci, a fare il tifo per noi. È un buon posto per giocare, siamo davvero contenti che la nostra esperienza in Svezia prosegua“.