Il Milan ha ufficializzato i numeri di maglia per la stagione 2013/2014. Poche le novità rispetto alla passata annata, con il confermato Robinho che fa sua la numero 7, mentre rimangono fedeli ai loro 45 e 92 Mario Balotelli e Stephan El Shaarawy. Anche Giampaolo Pazzini continuerà ad indossare la maglia numero 11, così come Kevin Prince Boateng, che non lascerà la numero 10.
La novità maggiore arriva da Antonio Nocerino, che sceglie la 23, numero indossato per 17 anni dall’ormai ex capitano milanista Ambrosini; tra i nuovi arrivati, il giovane Saponara vestirà la numero 8, Poli il 16 e Vergara la 33 che fu di Thiago Silva. Resta ancora senza padrone la maglia numero 9, rimasta orfana dopo l’addio al Milan dello scorso gennaio di Pato.
Attaccanti: Balotelli 45, Beretta 36, El Shaarawy 92, Niang 78, Oduamadi 90, Pazzini 11, Petagna 37, Robinho 7
ALLEGRI – In conferenza stampa, per presentare il trofeo TIM, il tecnico del Milan, Massimiliano Allegri, ha detto la sua sul Milan che si sta costruendo: “Non abbiamo alcun rimpianto per Tevez – ha assicurato – Lui come Balotelli? Sono due giocatori diversi e hanno età diverse. C’è una grossa differenza d’età. Meglio che sia arrivato Balotelli, anche se Tevez è un campionissimo. Ma ribadisco: on c’è nessun rimpianto per Tevez. El Shaarawy? Non l’ho sentito. Aveva bisogno di staccare. Dovrà migliorare in certe fasi della partita, ha fatto un girone d’andata straordinario. Lui è stato l’artefice della prima rincorsa del Milan, ha avuto un normale calo. E’ un calciatore generoso, deve riprendere con serenità e fare tesoro di questi mesi dove non ha segnato. Si è rafforzato a livello caratteriale, ha riflettuto. Un girone non basta perché quello che hai fatto ieri, oggi se lo dimenticano tutti. Nessun problema tattico con lui. L’importante è che migliori sul campo, ma ribadisco che non è accaduto nulla con lui”. Infine, su Honda: “E’ un buon giocatore ma è ancora del CSKA, non mi piace parlare di calciatori di altre squadre. E’ dotato di buona tecnica, può fare il trequartista ma anche giocare sull’esterno”.