L’Italia rompe il ghiaccio ai Mondiali di nuoto che si disputano in quel di Barcellona. E modo migliore di spaccare lo stato solido dell’acqua non ci poteva essere. Tania Cagnotto e Francesca Dallapè conquistano la medaglia d’argento dal trampolino sincro 3 m. Per le penta-campionesse d’Europa della specialità, si tratta del secondo argento iridato, dopo lo splendido secondo posto conquistato in casa ai Mondiali di Roma 2009. E per Tania arriva la sesta medaglia iridata e si tratta del quinto mondiale consecutivo che la vede, almeno per una volta, su un gradino del podio. Ma, tra le sei, è forse la medaglia più bella, perché conquistata in un anno che, dopo la delusione del doppio quarto posto olimpico di Londra 2012, ha visto Tania mettere, per sua stessa ammissione, in secondo piano i tuffi. E li ha messi talmente in secondo piano che dopo i due ori e l’argento conquistati lo scorso giugno agli Europei di Rostock, arriva questa nuova soddisfazione. Da notare che per Tania vi è anche la piccola soddisfazione di aver messo al quarto posto il Messico, il Messico di quella Laura Sánchez che l’aveva buttata giù dal podio olimpico dei tre metri per soli (e maledetti) venti centesimi. Francesca, dopo l’oro europeo di Rostock, si gode questo nuovo e meritato regalo di nozze (si è sposata a inizio giugno, con Tania testimone). Tania e Francesca hanno chiuso la gara con 307,80 punti. La medaglia d’oro è andata alla Cina, con Wu Minxhia (alla probabile ultima recita internazionale di una splendida carriera) e Shi Tingmao con 338,40 punti, bronzo per le canadesi Jennifer Abel e Pamela Ware con 292,08 punti.
La gara si è aperta con una piccola sorpresa dopo la prima rotazione, con le nostre davanti alla Cina di settanta centesimi di punto. Ma le grandi favorite hanno messo subito le cose in chiaro al secondo turno di tuffi, con un uno e mezzo rovesciato con un avvitamento e mezzo da 52,80 punti, portandosi in testa e facendo da lì in avanti gara a sè. Le nostre sono state abili per tutta la gara a costruirsi un cuscinetto di sette punti sul resto del mondo che hanno conservato fino alla fine. La lotta per il bronzo ha visto all’ultimo tuffo il “suicidio sportivo” di Gran Bretagna e Malesia, che hanno sbagliato completamente il loro ultimo salto e hanno spalancato al Canada la porta del podio (che sembrava preclusa dopo gli obbligatori), porta attraversata grazie al doppio e mezzo avanti carpiato con un avvitamento e mezzo da 69,30 punti, che ha consentito al Canada anche il sorpasso in extremis sul Messico, autore di una gara regolare ma non sufficiente per andare a medaglia.
Ora, mentre per Francesca il Mondiale va già in archivio, per Tania da domani iniziano le eliminatorie del trampolino da 1 metro, dove sarà impegnata assieme a Maria Marconi. Una gara che Tania, come le altre di quest’anno, vorrà affrontare senza, parole sue, pensare a ogni costo a una medaglia. Speriamo che continui a mentire………..