Animo, Tito! Un’altra battaglia da vincere

Una storia difficile da raccontare quella di Tito Vilanova. Un allenatore caparbio, abituato a lottare in panchina e non solo, da un paio di anni a questa parte anche con quella malattia beffarda, che sembra poter cedere, ma che ogni tanto rispunta fuori, frenando motivazioni e ambizioni di un uomo continuamente costretto a mettere la sua grande passione per il calcio da parte, per tenere sotto controllo la sua vita.

Recentissimo il battibecco con Guardiola, suo grande amico, accusato di poca vicinanza nei momenti più difficili da vivere, quando a New York Tito si curava per eliminare il cancro alla parotide, e avrebbe voluto Pep al suo fianco, proprio come lui gli era stato accanto, da vice allenatore, ovviamente al Barcellona.

Tempus fugit, e quel battibecco, lontano solo qualche giorno, è oramai una notizia vecchia. Perché la nuova notizia è che Tito Vilanova lascia, un’altra volta, la panchina di un Barcellona che ha già dovuto fare spesso a meno di lui. Lascia non per sua volontà ma per una causa di forza assolutamente maggiore. Lascia perché la sua grinta dovrà dedicarla tutta al superamento dell’ennesimo ostacolo. Che è sempre lo stesso, ma ogni volta diverso, perché sembra sparire, finalmente, per poi riapparire. Nessun’angoscia, però, solo carattere: Vilanova lascia il Barça ma il Barça, il calcio, non lasciano Tito, nell’ennesima battaglia, obbligatoriamente, da vincere.