Intervistato da Radio Sportiva, il direttore generale dell’Atalanta, Pierpaolo Marino, ha fatto il punto sul calciomercato in entrata e in uscita.
“Con lui e Nica la difesa è occhei, adesso serve sfoltire”: a queste parole di benvenuto per Mario Yepes, neoacquisto proveniente dal Milan, è seguito un doveroso ringraziamento per Michele Ferri, svincolatosi per scadenza del contratto (“Salutato a malincuore per la fine del contratto ma dispiace davvero è stato un grandissimo giocatore per l’Atalanta”.
Il DG orobico ha parlato molto di mercato in uscita: per quanto riguarda Ardemagni, definito come possibile alternativa al “Tanque” Denis, “si è mosso qualcosa dall’estero, e i segnali da Palermo sono arrivati numerosi”; per Bonaventura “sarà l’anno di consacrazione, speriamo che ce lo lascino”, mentre il portiere Consigli “è il più regolare del campionato”, ed è stata smentita una richiesta da parte della Fiorentina; infine “non c’è stata trattativa per Spolli o Cavanda” a causa degli tanti esuberi in difesa. Ne esce il programma per una squadra che “vorrebbe salvarsi prima di tutto e poi fare una crescita negli anni”, anche se “è difficile resistere alle sirene delle squadre di primissima fascia”.
Sul fronte dei giovani, da sempre fiore all’occhiello della squadra nerazzurra, non sono mancate parole importanti: “Baselli è stato pagato caro per il riscatto, 800mila euro la metà”, Millesi viene ritenuto un centrale di ottime qualità, Gagliardini “ricorda Dino Baggio come movenze” e Bangal “è una punta di valore che mi ricorda Zalayeta”.
Infine c’è stato spazio anche per parlare anche del presidente atalantino cheha definito il carrarmato alla festa dei tifosi “una goliardata”: “credo abbia parlato nella maniera giusta, dicendo ai tifosi che a qualcuno piace scherzare, ma fate i bravi perché qualche volta gli scherzi possono essere fraintesi. Sono cose che non vanno amplificate perché creano situazioni spiacevoli: forse salire sopra le macchine è stato un po’ fuori luogo, ma il carrarmato gira regolarmente nella festa della Dea. Ci sono stato anche io tre anni fa: serve per mostrare gli ospiti a tutti i presenti, che sono migliaia. La festa non è un covo di esagitati, ma una serata meravigliosa che coinvolge tutti”.