Questo calciomercato 2013 sembra una bomba accesa, con la miccia che brucia diventando sempre più corta in attesa dello scoppio. E’ forse ancora presto, ma prima della fine di agosto non tarderanno ad arrivare i botti.
Troppi cambi di panchine importanti nell’estate 2013 per non pensare che tra epurati, svenduti, non voluti e sacrificati non si inneschi un vortice di top player che può portare il tifoso all’essere frastornato e confuso a settembre.
Mourinho, Guardiola, Ancelotti, Blanc, Pellegrini sono tecnici ferrati e convinti del loro credo calcistico. Hanno chiari in mente i nomi di chi può esprimerlo al meglio e per contro conoscono bene quali giocatori non adatti ai loro piani, attualmente in rosa, saranno importante merce di scambio.
Nell’attualità del calcio Europeo dove le big ormai presentano rose di 30 giocatori quasi tutti importanti, dove personaggi del calibro di Kakà, Adebayor, Fabregas, Dzeko possono essere considerati panchinari illustri, il calcio italiano si mette alla finestra sperando di strappare un affare nelle bancarelle da fantacalcio.
Certo bisogna essere realisti e consapevoli che i Falcao, C. Ronaldo, Rooney non sono colpi alla portata di nessuna italiana, tuttavia come hanno dimostrato i casi Tevez e Gomez qualche ottimo giocatore potrebbe piovere sul bisognoso calcio italiano.
Spetta all’abilità dei vari direttori sportivi e presidenti fiutare l’affare o proporlo, perché a volte certi talenti spazientiti sono vere e proprie spine nel fianco per la società di appartenenza.
In un impeto di passione per il calcio mi viene quindi voglia di incoraggiare queste persone che alla fine rappresentano la speranza di noi tifosi. Forza signori, troppo facile fare mercato comprando i fenomeni con la disponibilità economica, è ora che dovete dimostrare la vostra abilità.
Tanti i papabili campioni che probabilmente ,per volontà propria o del nuovo allenatore, cambieranno casacca come: Torres, Mikel, Essien del Chelsea, oppure Kakà, Di Maria, Modric del Real e ancora: Pastore, Lavezzi, Dzeko, Nani, Sanchez, Richards.
Insomma le occasioni non mancano se pensiamo a dei possibili prestiti onerosi o gratuiti per permettere a qualche giocatore di rilanciarsi, o sperando in qualche saldo di fine stagione dettato dalla disperazione o necessità di vendere. La crisi solletica l’ingegno, si può fare mercato anche senza il portafoglio pieno, questa è la filosofia da interpretare in questa sessione di mercato. Speriamo così che l’abilità e l’ingegno italiano riescano a riportare qualche bel campioncino nel nostro campionato, soprattutto dopo gli scippi attuali di Cavani e Jovetic.
Marotta e Pradè hanno iniziato per primi, forse solleticando la mente di qualche collega che in queste ore si muove nell’ombra per sfoggiare il colpo dell’estate e non essere da meno. Impensabile che Galliani accetti un affronto simile senza batter ciglio; opportuno sarebbe che Branca riuscisse in un’operazione simile per zittire i mugugni dei propri tifosi.
Insomma le occasioni per mettersi in luce, cari uomini mercato italiani, non mancano, fateci sognare, nel calcio dei milioni almeno i sogni, quelli, non costano niente.