Può piovere, può tirare vento, può esserci il sole a picco. Insomma, può esserci qualunque condizione climatica o di percorso in questo Tour de France 2013, ma vi è un unico dominatore: Chris Froome. Il britannico della Sky ha conquistato la 17°tappa, la cronometro individuale da Embrun a Chorges, che prevedeva la scalata di due Gran Premi della Montagna di seconda categoria, arrivando a quota tre vittorie in questa “Grande Boucle“, dopo i successi di Ax 3 Domaines e del Mont Ventoux. Froome ha preceduto il duo iberico formato da Contador e Rodríguez, staccati rispettivamente di 9″ e di 10″. Quarto Roman Kreuziger, a 23″ da Froome. Gli sconfitti di giornata sono i due olandesi della Belkin, Mollema e Ten Dam, che hanno pagato rispettivamente 2’09” e 2’39” dalla maglia gialla. Buona la prova della maglia bianca, Nairo Quintana, che conclude sesto di tappa a 1’11”. In classifica, ora Froome ha 4’34” su Contador, 4’51” su Kreuziger, 6’23” su Mollema, 6’58” su Quintana, 7’21” su Rodríguez, 8’23” su Ten Dam, 8’56” su Fuglsang.
Tra Froome, Contador e Rodríguez è stata una battaglia sul filo dei secondi che è durata per tutta la tappa, con il madrileno della Saxo-Tinkoff che ha fatto segnare il miglior tempo sui due GPM, ma che è stato beffato da Froome nell’ultimo settore. Decisivo probabilmente il cambio di bicicletta per Froome poco prima del secondo GPM, anziché dopo come accaduto per Contador e Rodríguez, che ha consentito alla maglia gialla di iniziare la discesa già con la bici da crono. Un dettaglio non da poco, che ha consentito il sorpasso finale di Froome su Contador. Menzione particolare per Jean-Christophe Pèraud. Davvero sfortunato il corridore della Ag2r – La Mondiale, che è caduto nella discesa del primo GPM, la Côte de Puy-Sanières, durante il riscaldamento mattutino, danneggiandosi la spalla e la gamba destra, ed è nuovamente caduto in gara a 2 km dall’arrivo, battendo nuovamente la spalla destra sull’asfalto. Una caduta che ha costretto il francese ad abbandonare il Tour.
Domani, 18°tappa, da Gap all’Alpe d’Huez, 168 chilometri. Una frazione che dovrebbe prevedere (tempo permettendo) la doppia scalata alla mitica ascesa dove hanno trionfato, tra gli altri, Coppi, Bugno e Pantani. Chissà se i Saxo-Tinkoff o Rodríguez proveranno qualcosa per mettere in difficoltà Froome. Cosa che al momento appare quanto mai utopistica.