Il Tour de France riparte dopo il secondo e ultimo giorno di riposo con la 16°tappa, da Vaison-la-Romaine a Gap, per 168 km. Una frazione che sembra calzare a pennello per un tentativo da lontano, sia perché l’altimetria favorisce una soluzione del genere, sia perché la tappa precede le quattro frazioni, la cronometro e le tre alpine, che decideranno la classifica e quindi i “big” della generale, con in testa la maglia gialla Chris Froome, darebbero volentieri il via libera a un’azione formata da corridori fuori classifica allo scopo di far risparmiare energie preziose alle loro squadre.
La probabile fuga si svilupperà sulle prime due ascese della giornata: la Côte de la Montagne de Bluye e il Col de Macuègne. La prima è una salita di terza categoria, lunga 5,7 km con una pendenza media del 5,6% e con vetta piazzata appena 17,5 km dopo la partenza, la seconda è un’erta di seconda categoria, lunga 7,6 km, che presenta una pendenza media del 5,2% e con la vetta situata a 48 km dalla partenza. Coloro che saranno riusciti a indovinare la fuga vincente, si giocheranno il successo finale sul Col de Manse, salita di seconda categoria lunga 9,5 km con una pendenza media del 5,2% e con cima collocata ad appena 11,5 km dal traguardo di Gap. Un’erta che fungerà quindi da perfetto trampolino di lancio per chi avrà le gambe per sferrare un attacco.
Una tappa che quindi sembrerebbe avere un copione già delineato. L’unica squadra che, sulla carta, potrebbe non essere d’accordo è la Cannondale, che potrebbe tentare di tener chiusa la corsa per favorire la volata, in un gruppo ristretto, di Peter Sagan, proprio come è già successo in questo Tour nella 7°tappa, sul traguardo di Albi. Vedremo se gli uomini del ds Stefano Zanatta saranno capaci di sovvertire il pronostico, oppure se, come logica vuole, saranno i fuggitivi della prima ora a giocarsi la vittoria di questa frazione.
LA DIRETTA SCRITTA DELLA TAPPA