La 14°tappa del Tour de France 2013, da Saint-Pourçain-sur-Sioule a Lione, lunga 191 chilometri, la si può equiparare a una piccola “Classica del Nord“. Sono infatti ben sette i Gran Premi della Montagna da affrontare, cinque di quarta categoria e due di terza categoria. Il gran ballo delle “Côtes” ha inizio con la Côte de Marcigny, GPM di 4°categoria, lunga 1,9 km con una pendenza media del 4,9% e con cima piazzata dopo 66,5 km dalla partenza. Si prosegue con la Côte de la Croix Couverte, GPM di 4°categoria, lunga 2,6 chilometri con una pendenza media del 5,3% e la cui vetta è collocata a 98,5 km dalla partenza. Poi arrivano i due “pezzi da novanta” della frazione, vale a dire i due GPM di 3°categoria. Si comincia con la Côte de Thizy-les-Bourgs, 1,7 km con pendenza media dell’8,2% e la cui vetta è piazzata a 78 km dall’arrivo e si prosegue con il Col du Pilon, 6,3 km con pendenza media del 4,4% e cima collocata a 64,5 km dalla conclusione. E, nel finale, uno dietro l’altro i restanti tre Gran Premi della Montagna di 4°categoria. Il primo da affrontare è la Côte de Lozanne, lunga 2,5 km con una pendenza media del 4% e con cima piazzata a 30 km dall’arrivo. Segue la Côte de la Duchère, che dura 1,6 km, ha una pendenza media pari al 4,1% e la cima è collocata a 15 km dalla conclusione. E si finisce con la Côte de la Croix Rousse, 1,8 km al 4,5% di pendenza media e vetta situata a 9,5 km dal traguardo di Lione. Una tappa dove è prevedibile che il plotone lascerà spazio a un gruppo di attaccanti fuori classifica, che si giocheranno il successo di tappa negli ultimi tre strappi della frazione. Gli uomini di classifica, dopo le fatiche odierne dovute ai ventagli e in previsione della tappa di domenica con l’arrivo sul Mont Ventoux, dovrebbero starsene buoni. Ma chissà che qualcuno non possa provare a inventarsi qualcosa.