La nona tappa del Tour de France 2013, da Saint-Girons a Bagnères de Bigorre, per 168,5 chilometri è la seconda (e ultima) frazione pirenaica. Una frazione con ben cinque colli da scalare, di cui quattro di prima categoria, ma che alla fine non dovrebbe sconvolgere più di tanto la classifica generale, in quanto la cima dell’ultima salita è piazzata a 30 km dalla conclusione, una distanza che dovrebbe scoraggiare anche il più ardito degli attaccanti.
La prima salita da affrontare sarà il Portet d’Aspet, di seconda categoria, lunga 5,4 chilometri con una pendenza media del 6,9% e con vetta collocata dopo 28 km dalla partenza. Poi, uno di seguito all’altro, i quattro colli di prima categoria. Si comincia col Col de Menté, 7 chilometri al 7,7% di pendenza media, si prosegue con lo storico Col de Peyresourde, 13,2 chilometri al 7% di pendenza media e con il Col de Val Louron-Azet, 7,4 chilometri all’8,3% di pendenza media e si finisce con La Hourquette d’Ancizan, salita lunga 9,9 chilometri al 7,5% di pendenza media e con vetta a 30 km dal traguardo. Di lì in poi, tutta discesa fino al traguardo di Bagnères de Bigorre. Una frazione da classica fuga di un gruppo di 20-25 elementi, tutti fuori classifica. Difficilmente gli uomini di classifica, infatti, vista la distanza dell’ultima salita dal traguardo si daranno battaglia, anche perchè il Tour è ancora lungo e duro e ogni energia risparmiata è preziosa e quindi dovrebbero vedere di buon occhio un azione da lontano. Sperando che in tale azione ci sia anche qualche italiano. E il pensiero va subito a Damiano Cunego.