Peter Sagan interrompe la serie sfortunata di secondi posti e grazie a un ottimo lavoro tattico della sua squadra, taglia per primo il traguardo di Albi davanti Degenkolb e Bennati.
La chiave di volta della gara è al cartello dei -110 km all’arrivo quando, con due uomini in fuga a circa 4′ (Kadri e Voigt), la Cannondale prende le redini della testa del gruppo. Il lavoro degli uomini di Sagan è studiato alla perfezione e il loro ritmo elevato fa grossa selezione nel gruppo, mettendo in difficoltà Cavendish, Greipel e Kittel, principali rivali dello slovacco per la vittoria di tappa. Uno sforzo elevato che non ha avuto un attimo di respiro nemmeno dopo il traguardo volante, quando ai -60 km ha provato la sortita un trittico formato da Bakelants, Gautier e Oroz. Il loro tentativo, però, si è spento in prossimità dell’arrivo e sul rettilineo finale Sagan ha trovato lo spunto vincente a cui Degenkolb e il nostro Bennati non hanno potuto rispondere.
In classifica generale il sudafricano Impey mantiene la maglia gialla, mentre per un solo punto Kadri strappa la maglia a pois al connazionale Rolland. Sul fronte dei ritiri, invece, saluta la corsa Adriano Malori, fermato da una lombosciatalgia alla vigilia del primo tappone pirenaico di domani che vedrà finalmente all’opera i big del Tour de France.