Il ballo (e il bello) del calciomercato
Senza campionato, coppe varie o competizioni per le nazionali, adesso l’attenzione ricade interamente sul calciomercato. La sessione estiva si è aperta soltanto da pochi giorni, eppure quasi tutte le squadre sono già in fermento: chi per necessità di trovare la giusta amalgama preparando la squadra sin dal ritiro, chi perché non vuole che si scatenino aste dell’ultimo minuto.
La Juventus è finalmente riuscita a centrare l’obiettivo tanto desiderato da dirigenza e tifosi: quel top player riconosciuto universalmente, quel giocatore che dovrà essere in grado di fare la differenza nei momenti decisivi della stagione. Sia chiaro, per vincere nuovamente in Italia sarebbe bastato confermare lo stesso gruppo, puntellandolo qua e là per aggiungere la giusta dose di motivazioni. L’arrivo di Tevez, viste queste premesse, fa già capire con qualche mese d’anticipo le intenzioni di Conte: vincere la Champions League, o quanto meno arrivare sino in fondo nella massima competizione europea. I presupposti ci sono tutti, soprattutto perché l’argentino avrà una spalla di tutto rispetto, un attaccante dalle caratteristiche complementari, quel Llorente annunciato mesi fa da Marotta: il paragone con Ibrahimovic è importante anche se azzardato, considerando il fatto che l’ambiente bianconero in questo periodo è già abbastanza caldo di suo.
Caldo più o meno quanto la situazione Cavani in quel di Napoli, una città completamente ai piedi del suo Matador: chi per difenderlo a spada tratta ricordando i 104 gol segnati con la maglia azzurra, chi perché lo vede già con un’altra maglia. Magari quella del Real Madrid o del Chelsea, o perché no quella del Paris Saint-Germain: sull’attaccante più desiderato al mondo ci sono tutte le big europee, nessuna esclusa. De Laurentiis non fa sconti, e allora per prelevarlo servono subito 63 milioni di euro, oppure aspettare pazientemente con il rischio, però, di vedersi superati proprio all’arrivo, quando si pensava di averlo già tra le proprie mani. La volontà del giocatore è chiara a tutti, anche perché non capita tutti i giorni la possibilità di giocare per il Real Madrid: allora perché insistere così tanto illudendo i propri tifosi?
Chi non si muoverà sicuramente da Milano, a quanto pare, è El Shaarawy: il Faraone è stato blindato sia da Galliani che da Berlusconi, ma l’attenzione del Manchester City è forte sul giovane attaccante azzurro. Per 40 milioni di euro cash, onestamente, credo che chiunque lo avrebbe venduto senza troppi problemi, a patto che quelle risorse vengano impiegate per rinforzare la squadra. Sfumato Tevez, quindi, il vero acquisto rossonero di questa sessione di mercato potrebbe essere la riconferma dell’ex calciatore del Genoa, puntando magari a un’operazione simile a quella compiuta per Niang: a fari spenti, senza spendere troppo, provando il colpo di fortuna (o di bravura).
Anche sull’altra sponda del Naviglio c’è chi spera di essere più fortunato nella prossima stagione: Moratti e la sua Inter hanno toccato il punto più basso degli ultimi anni, e Mazzarri avrà il tutt’altro che facile compito di rimettere in piedi l’armata Branca-leone. Rinforzi in tutti i reparti, staff compreso, ripartendo soprattutto dai giovani. Dragovic è un obiettivo reale così come Wellington e Nainggolan, ma le risorse economiche sono limitate: si cerca, quindi, di compiere operazioni alla Belfodil, cedendo in cambio qualche contratto pesante come Cassano per alleggerire il monte ingaggi (e i malumori nello spogliatoio). Senza esterni, però, non si va da nessuna parte, e sulle corsie esterne urge più di un rinforzo: chissà che un indonesiano con la passione per il calcio (e per i soldi), però, non abbia piani diversi per il biscione.
Nella capitale le situazioni sono paradossalmente opposte: dopo la vittoria in Coppa Italia, la Lazio non ha ancora operato mosse importanti di mercato, e sta cercando di resistere alle offensive per Candreva; la Roma, invece, pare aver già trovato il suo prossimo Imperatore, quel Rudi Garcia voluto fortemente da Pallotta, il cui compito è rendere i giallorossi un outsider sin dall’inizio della prossima stagione. Magari ripercorrendo le orme della Fiorentina, così sorprendente nella scorsa stagione quanto incredibilmente rinforzata: Joaquin ha già fatto capire di voler fare la differenza, Mario Gomez è a un passo ma sembra sicura la partenza di Jovetic. In ogni caso, applausi a Pradé perché in soli due anni è riuscito a far tornare Firenze nel posto che merita.
Questo è solo un breve sommario di quello che è già successo o sta per accadere negli uffici dei più grandi club italiani (e non). Saranno due mesi di fuoco, noi siamo già partiti con lo Speciale Calciomercato, costantemente aggiornato su tutte le trattative delle venti di A.
Che il ballo abbia inizio. Noi siamo già in pista, e voi?