Il Brasile vince la Confederations Cup 2013. Per la quarta volta nella storia (la terza consecutiva) i verdeoro alzano al cielo il trofeo che anticipa di un anno i Mondiali del 2014 con un secco 3-0 rifilato ad una Spagna scarica e quasi mai in partita. Show firmato dalla doppietta di Fred e dal solito Neymar.
Sarà l’emozione dell’inno brasiliano cantato a squarciagola dai 75 mila dell’Estádio Jornalista Mário Filho, comunemente noto con il vecchio nome “Maracanã”, fatto sta che la Nazionale verdeoro al primo affondo dopo soli 120” è già in vantaggio. Neanche a dirlo, timbro di Fred, il quarto in cinque gare in questa competizione, con una zampata vincente da terra che conferma il suo straordinario fiuto del gol. Brasile indiavolato, Spagna quasi sorpresa dall’atteggiamento degli avversari che all’8′ sfiorano il raddoppio con una fucilata di Oscar che si spegne di poco a lato. Furie rosse solo di nome in questi primi minuti, l’aggressività dei brasiliani paga e dopo l’ennesima palla recuperata sulla mediana, Paulinho cerca il gol della carriera con un pallonetto preciso dai 30 metri ma Casillas si fa trovare pronto e salva in due tempi.
L’opzione Mata, schierato al posto di Silva, non sembra una mossa azzeccatissima per Del Bosque che deve affidarsi come sempre alla vena artistica di Xavi e Iniesta, è di quest’ultimo il primo tiro in porta della Spagna al 20′. Il vantaggio consente ai sudamericani di sfruttare maggiormente le ripartenze e al 32′, dopo un altro disimpegno errato delle Furie Rosse, Neymar pesca Fred in area che calcia di prima intenzione centrando in pieno Casillas. Il Brasile sciupa, dall’altra parte fa lo stesso Pedrito anche se è strepitoso l’intervento sulla linea in scivolata di David Luiz, ma il primo tempo ha ancora un emozione violentissima da regalare al 44′. Uno-due tra Oscar e Neymar, il neo acquisto del Barça fa esplodere un sinistro imparabile all’incrocio dei pali, Casillas battuto, 2-0 e Maracanã ancora in visibilio. Anche per l’ex Santos siamo a quota 4 centri in 5 incontri.
La mossa di Del Bosque della ripresa si chiama Cesar Azpilicueta, terzino del Chelsea, che prende il posto di Arbeloa sulla corsia di destra. Spagna che cerca di riorganizzarsi ma come nella prima frazione di gioco, al 2′, a colpire è ancora il Brasile sempre con Fred (cinque gol su cinque gare). Destro chirurgico dal limite per l’attaccante brasiliano che stampa il 3-0 per l’apoteosi del Maracanã. Altro cambio: fuori Mata, dentro Jesus Navas e il neo entrato si guadagna subito un calcio di rigore al 54′ per riaprire la sfida. Sfida che rimane invece chiusa a doppia mandata perché sul dischetto va Sergio Ramos che scheggia il palo alla destra di Julio Cesar. Serata davvero da dimenticare per le Furie Rosse, che intanto sostituiscono Villa per Torres, quando al 68′ arriva anche il rosso diretto e sacrosanto per Piqué per fallo da ultimo uomo su Neymar. Notte fonda per la Spagna che si vede ribattere anche da uno strepitoso Julio Cesar la rete della bandiera prima su Pedro all’82’ poi su Villa all’87’. Si interrompe così una striscia positiva di 29 partite ufficiali senza sconfitta per le Furie Rosse che non perdevano dallo scorso novembre del 2011 mentre il Brasile manda un segnale forte e chiaro al mondo intero per i prossimi campionati mondiali del 2014.
BRASILE-SPAGNA 3-0
Brasile (4-2-3-1): Julio Cesar 7; Dani Alves 6, David Luiz 7, Thiago Silva 7, Marcelo 6; Paulinho 6,5 (88′ Hernanes sv), Luiz Gustavo 6,5, Hulk 5,5 (72′ Jadson sv), Neymar 7, Oscar 6,5, Fred 7,5 (80′ Jo sv). A disp.: Jefferson, Cavalieri, Fernando, Lucas, Dante, Filipe Luis, Jean, Rever, Bernard. All.: Scolari.
Spagna (4-3-3): Casillas 6; Arbeloa 5 (46′ Azpilicueta 5,5), Ramos 5,5, Piquè 5, Alba 5,5; Busquets 5,5, Xavi 6, Iniesta 6; Mata 5 (52′ Jesus Navas 6), Torres 5,5 (59′ Villa 6), Pedro 5. A disp.: Valdes, reina, Albiol, Martinez, Fabregas, Soldado, Monreal, Cazorla, Silva. All.: Del Bosque.
Arbitro: Björn Kuipers (Olanda).
Marcatori: 2′ e 47′ st Fred, 44′ Neymar.
Note: Ammoniti Arbeloa e Sergio Ramos. Al 55′ Sergio Ramos sbaglia un calcio di rigore. Al 68′ espulso Pique per fallo da ultimo uomo.