Se giugno è generalmente il mese dei sondaggi e delle prime perlustrazioni, si può dire che in Grecia non siano stati con le mani in mano. Tutto il post campionato ha fatto registrare cessioni e rescissioni contrattuali, oltre al funambolico giro di prestiti chiusi in entrata e uscita.
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LA GRECIA CHE SA DI EUROPA – In alto, Olympiakos e PAOK preparano gli antipasti più succulenti. Al Pireo sbarcano Vladimir Weiss, imbarcatosi a Pescara, grazie a un’operazione rapida e placida da manuale, e Leandro Salino, direttamente da Braga, dopo mesi e mesi di voci. La velocità dello slovacco è il pass per la titolarità. Nel caso non ci fossero addii là davanti, un reparto avanzato composto da Abdoun e Weiss sulle fasce e Paulo Machado dietro a Djebbour garantirebbe buoni risultati in Champions, contando anche la qualità dei sostituti.
A Salonicco, vista la qualità delle perdite, il lavoro sarà per forza di cose più ampio e complesso. Intanto, si consolano con la solidità di Giannis Skondras, Miguel Vitor e Iñigo López in difesa, reparto che soffre il ritorno dai prestiti di Schildenfeld e Khumalo, nonché il probabile svincolo di Etto; mentre il centrocampo vede l’innesto del figliol prodigo Alexandros Tziolis, di ritorno in Greca dopo cinque anni. Alcune scadenze contrattuali possono portare ad altri addii: per Vryzas e Chystyakov l’estate sarà lunga.
Il Panathinaikos deve dire addio a Sissoko, Figueroa e Boumsong (viste le ultime prestazioni del francese, meno male) e buttarsi anima e corpo in un lavoro durissimo, al fine di garantire l’arrivo di giocatori di qualità, senza poter spendere un euro. Con Bajrami e Koutroumbis si è sulla strada buona. L’Atromitos in attacco si è liberato di un Kuqi deludente, portando a Peristeri Dimitris Papadopoulos, che, se manterrà gli standard di Komotini, risulterà una prima punta efficientissima. Calcolati gli arrivi di Umbides e Fotis Georgiou, perfette sostituzioni di Chumbinho e del forse partente Pitu Garcia.
A Tripolis, invece, si devono fare i conti con le cessioni eccellenti: Rayo, Fülöp, Perrone e Sankaré, solo per dirne alcuni. I quattro colpi messi a segno finora sono centrati, ma per l’Europa c’è da fare di più. Andando in Tracia, lo Xanthi, dopo aver piazzato benissimo Lodigin per 700.000 euro allo Zenit, ha lavorato bene sul fronte portieri e ora deve necessariamente rimpolpare la rosa per l’inattesa partecipazione ai preliminari di Europa League.
IL RESTO DELLA PENISOLA – Buon lavoro da formichina per l’Aris Salonicco, che sta mettendo in fila colpi low cost da tutta Europa. Ottima impostazione, invece, per il Platanias, che lascia andare gli svincolati e subito li sostituisce a dovere: i due difensori dell’Academica sono frutto di tanto lavoro nell’ombra, mentre l’arrivo di Peristeridis in porta è un toccasana per i pali cretesi, spettatori di varie papere. Più preoccupanti le situazioni di Panthrakikos, Panionios e Veria, squadre con troppi nomi importanti alla voce cessioni. Il PAS Giannina si coccola degli arrivi utili alla causa, mentre i tifosi dell’OFI stanno ancora festeggiando Luciano Galletti. Kallonis, Ergotelis e Panetolikos proseguono coi piedi di piombo, aspettando qualche nome che possa fare al caso loro.
LA REGINA DELLA SETTIMANA : Apollon Smyrni – In meno di un mese, pare essersi messo quasi a posto. L’Apollon lavora da dio (concedetemela) e aggiunge nomi importanti alla sua già bilanciata rosa. I due terzini titolari del Platanias hanno una stagione da protagonisti alle spalle; Panagiotis Korbos e Leandro Alvarez hanno esperienza in Super League, sanno fare schermo davanti alla difesa e impostare le azioni; mentre Christos Mingas saprà fornire palloni giocabili al bomber Antonis Petropoulos, ciliegina di un mercato finora azzeccatissimo, quanto inaspettato.