La sfida delle ore 18 che avrà luogo a Salvador vedrà di fronte le due deluse delle semifinali che cercheranno di conquistare la terza piazza di questa Confederation Cup. Due eliminazioni che hanno lasciato l’amaro in bocca ai tifosi delle due squadre, con l’Uruguay fatto fuori dal Brasile in una partita piena di rimpianti e l’Italia piegata soltanto ai rigori dopo essersela giocata alla pari con la più quotata Spagna. Entrambe le squadre avranno quindi una enorme voglia di rivalsa, oltre che il desiderio di consolare i tifosi dopo la cocente eliminazione. Ciò rende questo match interessante e senza dubbio imperdibile, nonostante la posta in gioco non sia quella preventivata. Il cammino delle due squadre nella competizione presenta diverse analogie statistiche, visto che entrambe le squadre hanno chiuso il girone seconde con 6 punti all’attivo frutto di una sconfitta e due vittorie, prima della sconfitta in semifinale. La differenza più grande sta nella differenza reti delle due squadre: +7 per l’Uruguay (12 reti segnate e 5 subite), 0 invece per l’Italia (8 gol segnati ed altrettanti subiti). C’è però da dire che ben 8 dei suoi 12 gol i sudamericani li hanno rifilati a Tahiti.
LE STATISTICHE – Come abbiamo già detto, i sudamericani hanno messo a segno 12 reti in questa Confederations, contro le 8 dell’Italia. Ma, mentre gli Azzurri hanno distribuito più uniformemente questo bottino, segnando 4 reti al Giappone e 2 a Messico e Brasile, gli uruguaiani hanno seppellito i polinesiani di Tahiti con 8 gol, segnandone poi 2 con la Nigeria ed 1 con Spagna e Brasile. Il miglior marcatore italiano della competizione è Mario Balotelli, autore di 2 reti, mentre il capocannoniere della Celeste è Abel Hernandez, autore di 4 gol, tutti nel match contro Tahiti. Anche nei gol subiti l’Uruguay dimostra di aver fatto meglio, avendone presi solo 5 a fronte degli 8 italiani. Di questi 5, soltanto uno è stato subito nel secondo tempo: quello decisivo del brasiliano Paulinho. L’Italia invece ne ha subiti 4 nei primi tempi e 4 nelle riprese. Per quanto riguarda gli uomini-chiave del match, l’Uruguay si affida al suo tridente Cavani-Forlan-Suarez per creare pericoli, oltre al sempre incisivo apporto del capitano Lugano. Nell’Italia rimaneggiata invece, si attendono conferme da Candreva e Diamanti, sempre positivi nelle occasioni concesse loro. Ma soprattutto si punterà molto probabilmente su Stephan El Shaarawy. Chissà che non sia la serata del faraone.