Tour de France 2013: Kittel nel caos
Marcel Kittel, velocista tedesco della Argos-Shimano, vince la prima tappa del Tour de France, da Porto Vecchio a Bastia, aggiudicandosi la prima maglia gialla. Una tappa incredibile, con il pullman della Orica-GreenEdge che si blocca sotto il traguardo e viene spostato solo quando la prima parte del gruppo è ai 3 chilometri dall’arrivo. La giuria annulla tutti i distacchi, “salvando” Alberto Contador e Ryder Hesjedal, rimasti attardati a causa di cadute che hanno frazionato il plotone.
La frazione inizia con un piccolo brivido per il grande favorito del Tour, il britannico della Sky Chris Froome, che, nel corso del trasferimento verso la partenza ufficiale da Porto Vecchio, prima deve far fronte a un incidente meccanico poi è vittima di una scivolata, ma entrambi gli episodi non producono conseguenze significative per il corridore di origini keniote. Dopo due chilometri dalla partenza, ha origine la fuga di giornata, composta da cinque elementi: l’olandese Lars Boom (Belkin), i francesi Jerome Cousin (Europcar) e Cyril Lemoine (Sojasun) e gli spagnoli Juan Antonio Flecha (Vacansoleil-DCM) e Juan José Lobato (Euskaltel). Proprio quest’ultimo transita primo sull’unico Gpm della giornata, la Côte de Sotta, salita di 4°categoria ed è conseguentemente la prima maglia a pois del 100°Tour de France. Il gruppo tiene a “bagnomaria” i fuggitivi, che raggiungono un massimo vantaggio di 4’05”. In testa al plotone vi sono essenzialmente gli uomini della Omega Pharma – Quick Step per Mark Cavendish, della Lotto-Belisol per André Greipel e della Argos-Shimano per Marcel Kittel e John Degenkolb. Il ricongiungimento avviene quando all’arrivo di Bastia mancano 37 chilometri. Quando i corridori giungono a 16 km dall’arrivo, cede la struttura metallica che indica lo striscione d’arrivo del traguardo di Bastia, struttura che blocca proprio sulla linea del traguardo il pullman dell’Orica-GreenEdge, (probabilmente per l’altezza eccessiva del tetto del bus che ha tirato giù lo striscione, ma è incredibile che non ci sia stata la solita deviazione ai 200 metri per i mezzi delle squadre) rendendo di fatto impraticabili gli ultimi metri della tappa. Mentre l’organizzazione si prodiga per liberare in tempi record la zona del traguardo, a 12 km dalla conclusione avviene una caduta in fondo al gruppo che coinvolge, tra gli altri, Moreno Moser (Cannondale) e Ryder Hesjedal (Garmin-Sharp). Il rientro del vincitore del Giro 2012 è complicato da un’altra caduta generale ai 6 km dall’arrivo, che tira fuori dai giochi Peter Sagan (Cannondale), André Greipel e Mark Cavendish e spezza di fatto il plotone in due tronconi. In quello di dietro rimangono anche uomini di classifica. Il pesce più grosso è Alberto Contador (Saxo-Tinkoff), che arriva al traguardo con un evidente ematoma sulla spalla sinistra. Nel suo gruppo anche Tejay Van Garderen (BMC) e Alberto Rui Costa (Movistar). La tappa, che arriva regolarmente sul traguardo liberato in tempi record, se la gioca un plotone di un’ottantina di corridori. E il più veloce è Marcel Kittel. Il tedesco della Argos-Shimano precede il norvegese Kristoff (Team Katusha) e l’olandese Van Poppel (Vacansoleil-DCM). Per Kittel, che vince la sua prima tappa alla “Grande Boucle“, arriva anche la maglia gialla. La giuria, per completare il quadro di questa giornata grottesca, decide di porre tutti i corridori in gara allo stesso tempo, calpestando allegramente il regolamento internazionale che prevede la neutralizzazione ai 3 km dal traguardo.
Domani, quindi, si riparte da zero con la 2°tappa da Bastia ad Ajaccio, sempre in Corsica, per 156 chilometri. E se il buongiorno si vede dal mattino, i colpi di scena in questo Tour de France non mancheranno.