Grandissima prestazione e vittoria dei Queensland Maroons nel Game II dello State of Origin 2013, l’appuntamento più atteso del rugby league dell’Emisfero Sud. New South Wales sconfitto 26-6, in una gara a senso unico che pareggia i conti nella serie e rimanda tutto il discorso al Game III. Molto agonismo e lotta su ogni placcaggio, nel pieno spirito della serie. Non sono mancate delle pesanti decisioni disciplinari, che hanno fatto storcere il naso a più di un opinionista.
L’Australia tutta, dunque, attendeva questo State of Origin Game II. Lo attendeva, in un periodo densissimo di appuntamenti fra rugby league e rugby union: dal tour dei Lions alla NRL a queste serie c’era la leccarsi i baffi.
Rispetto alla prima uscita, Queensland mostra subito i muscoli, creando azioni con velocità, per poi difendere col piglio giusto. Il Nuovo Galles del Sud è allora frastornato, privo delle certezze della prima partita e impotente offensivamente: i colpi sono pesanti da assorbire, i lividi si vedono quasi subito, è durissima e segnano Thaiday e due volte Boyd. All’intervallo si va con i Maroons autoritari in vantaggio, mentre i Blues avrebbero bisogno di una situazione fortunata, di una palla sporcata e rubata difensivamente, ma nulla di ciò accade (14-0).
Ripresa e Inglis fa vedere che campione è: da quinto tackle e giocata al piede raccoglie al volo, si avvita e segna, 20-0 con la conversione di Thurston. Severa lezione per il XIII guidato da Laurie Daley, che non sa che pesci pigliare e si fa anche fregare dal nervosismo. Allora il rugby a 13 diventa … A 11, con 2 sin bin per parte a seguito di una rissa, che accende gli animi e certo non fa il gioco di chi deve rincorrere. Molte le polemiche, le proteste, i distinguo: il gioco riprende e Maloney, finalmente, muove il punteggio per New South Wales, che dopo 70′ interrompe il digiuno e muove la sua parte di tabellone. È naturalmente troppo tardi, perché Queensland controlla con tranquillità l’incontro, forte nelle sue certezze e galvanizzato dal suo pubblico. Una macchia rumorosa e bella da vedere, gente felice per il 26-6 finale che impatta la serie e rimanda tutto al 17 luglio prossimo venturo.
Ci sarà dunque da aspettare, rituffarsi nella National Rugby League, fino al Game III. Compito dello staff dei Blues sarà la riorganizzazione del gioco, lo studio di ciò che in questa seconda sfida non è andato. Queensland è consapevole della sua forza e punterà tutto sul morale, sull’inerzia che vincere così in scioltezza ti regala.
All’ANZ Stadium di Sydney ci sarà da divertirsi, perché si assegneranno queste 2013 State of Origin series: un po’ di storia e un po’ di epopea.
QUEENSLAND-NEW SOUTH WALES 26-6 (14-o)
Queensland:
Mete:
Boyd (17′, 48′) 2
Thaiday (2′) 1
Inglis (56′) 1
Goal:
Thurston 5/6
(4′, 9′ pen, 19′, 57′, 80′ pen)
New South Wales:
Meta:
1 (70′) B Morris
Goal:
1/1 (71′) Maloney
Arbitri: Shayne Hayne e Ashley Klein
Note: Spettatori: 51,690. Man of the Match: Cameron Smith (Q)