Rugby: l’Australia batte i Lions e impatta la serie

Successo dell’Australia nel secondo test match contro i British and Irish Lions. All’Etihad Stadium di Melbourne, gli Wallabies hanno vinto una gara infinita, fatta di rugby molto tattico ma anche agonisticamente apprezzabile. 16-15 il finale, serie impattata e ora si dovrà attendere sabato prossimo per il vertetto.

Serata australiana di gran gala a Melbourne, nell’abituale casa di Western Bulldogs (rugby league) e St Kilda (football australiano). Tutto esaurito e macchie gialle e rosse equamente distribuite sugli spalti. Molti i turisti ma certo anche molti residenti in Australia provenienti dall’arcipelago britannico, per l’appuntamento rugbistico dell’anno. Rispetto alla prima gara, Folau è meno straripante ma è proprio un primo tempo diverso. Pochissime le situazioni di gioco rotto, è sfida riciclo dopo riciclo, è battaglia vera in mischia. Rendono bene i Lions, che partono con il body language delle grandi occasioni, graffiano sulla partita. Il piede dorato è quello di Halfpenny, che si carica alla perfezione e sbaglia poco o nulla in piazzola. Niente male nemmeno il suo collega australiano, perché Leali’ifano è pulito e pronfondo il giusto nelle punizioni. Nessuna meta nel primo tempo, si gioca tutto sulla disciplina e sui fondamentali: gli interpreti sono da oscar, è uno spettacolo per gli occhi di chi guarda (9-12 al 40′).

Foto Quantas Wallabies

Al rientro, pochi punti. Ancora, è battaglia nelle singole situazioni, le fasi si allungano nonostante cresca anche il numero di errori. Da ogni in avanti vien fuori una mischia che premia i Lions meno del previsto: l’Australia se l’è studiata per bene, l’Australia non vuole capitolare. Al 69′, calcio per gli ospiti e ancora Halfpenny è magico (9-15). A questo punto gli Wallabies dovrebbero barcollare, di sicuro si sente l’odore del sangue. Ma è gente tosta, è gente che non molla: i cambi non modificano granché le cose, ma chi gioca in casa sa che in caso di ko è serie finita, è sconfitta senza appello e allora ecco il cambio di marcia, che mette paura ai tifosi che, incollati agli schermi televisivi in una mattinata di fine giugno, seguono l’evento da Galles, Irlanda, Inghilterra e Scozia. Poi, catena infinita di fasi australiane, con la difesa dei Lions pulita anche se in affanno. Non può però durare per sempre, perché Ashley-Cooper è una lama tagliente che si infila dolorosa, per la meta del 14-15 al 75′. Prima marcatura di tutto il test, l’exploit del giocatore dei Waratahs dà l’input alla conversione di Leali’ifano: 16-15, che capolavoro! Il pubblico è in visibilio e finisce così, con l’1-1 nella serie nonostante la gagliarda (e disperata) reazione finale di questi mai domi British and Irish Lions, che forzano una penalità ma mancano, da metà campo con Halfpenny, il colpo decisivo.

Foto Quantas Wallabies

Parità dunque, si deciderà tutto nel terzo test. Una serie dei Lions non è mai banale, né si potevano del resto dare per morti gli australiani, che fanno la voce grossa e uniscono adesso le forze in vista dell’appello decisivo. Il vento è cambiato? Sabato la sentenza, nella certezza che sono settimane di rugby e di sport francamente indimenticabili.

AUSTRALIA-LIONS 16-15

Marcatori:

Australia:
Meta: Ashley-Cooper
Con: Leali’ifano
Pen.: Leali’ifano 3

Lions:
Pen.: Halfpenny 5

Australia: 15 Kurtley Beale, 14 Israel Folau, 13 Adam Ashley-Cooper, 12 Christian Leali’ifano, 11 Joe Tomane, 10 James O’Connor, 9 Will Genia, 8 Wycliff Palu, 7 Michael Hooper, 6 Ben Mowen, 5 James Horwill (c), 4 Kane Douglas, 3 Ben Alexander, 2 Stephen Moore, 1 Benn Robinson.
Riserve: 16 Saia Fainga’a, 17 James Slipper, 18 Sekope Kepu, 19 Rob Simmons, 20 Liam Gill, 21 Nick Phipps, 22 Rob Horne, 23 Jesse Mogg.

Lions: 15 Leigh Halfpenny, 14 Tommy Bowe, 13 Brian O’Driscoll, 12 Jonathan Davies, 11 George North, 10 Jonathan Sexton, 9 Ben Youngs, 8 Jamie Heaslip, 7 Sam Warburton (c), 6 Dan Lydiate, 5 Geoff Parling, 4 Alun Wyn Jones, 3 Adam Jones, 2 Tom Youngs, 1 Makovina Vunipola.
Riserve: 16 Richard Hibbard, 17 Ryan Grant, 18 Dan Cole, 19 Tom Croft, 20 Sean O’Brien, 21 Conor Murray, 22 Owen Farrell, 23 Alex Cuthbert.

Arbitro: Craig Joubert (SudAfrica)