MondoPallone Racconta… Il calcio a Tahiti
Tahiti, conosciuta anche come Polinesia Francese, è salita improvvisamente alla ribalta internazionale grazie alla partecipazione alla Confederations Cup 2013. Una presenza meritata, visto il titolo oceanico vinto nel 2012, ma che ha catapultato i Toa Aito (Guerrieri di Ferro) verso una fin troppo severa punizione sui campi brasiliani. Alzi la mano chi di noi aveva mai visto prima una partita della nazionale di Tahiti… il bello del calcio è anche questo. Scopriamo insieme la loro giovane storia pallonara.
La Fédération Tahitienne de Football è nata il 26 maggio 1989, con l’affiliazione alla OFC e alla FIFA l’anno successivo sotto la leadership del potente ed influente Napoléon Spitz. Precedentemente il calcio, tuttora dilettantistico, era gestito dalla Ligue de football de la Polynésie française risalente al 1969. Il pallone è di gran lunga lo sport più praticato, se si considera che su una popolazione totale di 245.000 abitanti esistono 11.200 calciatori registrati e 146 club. Il massimo campionato tahitiano si chiama Ligue Mana (dal nome dell’internet provider che rappresenta lo sponsor ufficiale). La nazionale ha disputato la sua prima gara il 21 settembre 1952 a Papeete, pareggiando 2-2 contro la Nuova Zelanda. Vincendo la Coppa d’Oceania (OFC Nations Cup) nel 2012 – lasciapassare per la Confederations Cup 2013 – Tahiti ha in un colpo solo raggiunto il miglior risultato sportivo della sua storia e rotto l’egemonia di Australia e Nuova Zelanda nella competizione.
Questa la squadra che il 10 giugno 2012 ha battuto 1-0 la Nuova Caledonia nella finalissima con una rete di Steevy Chong Hue al 10°:
Samin – Alvin Tehau, Ludivion, Lorenzo Tehau, Caroine, Tchen, Vallar (C), Chong Hue, Bourebare, Jonathan Tehau, Simon. Commissario Tecnico: Eddy Etaeta.
Il più famoso figlio calcistico di Tahiti è stato Pascal Vahirua (nato a Papeete), attaccante dell’Auxerre e della Nazionale francese nei primi anni ’90, presente a Euro 1992.
Il cugino di Pascal, Marama Vahirua, è l’unico giocatore di livello dell’attuale rappresentativa. E’ anche l’unico a militare all’estero e ha speso praticamente tutta la carriera in Francia con le maglie di Nantes, Nizza,Lorient, Nancy, Monaco. Nell’ultima stagione ha giocato in prestito con i greci del Panthrakikos.
Per molti, considerando i catastrofici risultati della Confederations Cup, Tahiti è stata esposta ad una figuraccia al cospetto di alcune squadre tra le migliori al mondo. Evitabile ? Forse. Ma almeno la piccola nazione oceanica ha potuto farsi conoscere in una grande manifestazione ed attirare tante simpatie. Probabilmente aspetti di poco conto, in grado però di restituire un po’ di dignità ai punteggi disastrosi visti in Brasile.
Forza Tahiti!