L’ultima volta li battemmo nel 1982. Ma allora non c’era lo sghimberlo!
1′ – Iniziata la partita da 20 secondi e sono già tre gli svarioni difensivi dell’Italia, col Brasile che scalda subito i guantoni di Buffon. Peggio di Tahiti sarà difficile, però non sottovaluterei la nostra difesa.
7′ – Partita spigolosa come un icosaedro, già un’ammonizione. Ma s’ammazzano anche fuori dallo stadio, per solidarietà.
13′ – Confederations stregata per David Luiz che s’è già rotto il naso e oggi palesa dolori muscolari. Prandelli caustico: “lo dicevo che il pupazzetto vudù di Neymar era troppo chiaro”.
16′ – Marchisio in mezzo per Balotelli che ciabatta da buona posizione. Ma il numero otto azzurro si è fatto beffe di Hulk, che però è giallo-verde. Finché non è verde del tutto non è pericoloso.
18′ – Zoppica Neymar. Prandelli emerge dallo spogliatoio con un pupazzo di un koala col ciuffetto ribelle. “Fermiamoci a questo, che ci somiglia”.
20′ – Il profeta Dossena: “Dobbiamo far giocare Marcelo e Dani Alves, che non sono pericolosi”. Un nanosecondo più tardi (e trattandosi di Marcelo non poteva essere un’unità di misura differente) il madridista si beve in dribbling cinque difensori azzurri al limite dell’area di rigore.
23′ – I brasiliani, maestri di caffè, continuano a macinare gioco. Intanto vertigini per Montolivo, che probabilmente non ha retto l’idea di stare giocando in nazionale contro il Brasile.
25′ – Sostituito Montolivo. Non c’è proprio nessun verso di liberarsi di Giaccherini…
27′ – Dossena sostiene che “abbiamo ormai questa nomea di essere diversi”. Non è chiaro dove voglia andare a parare, ma è una settimana che si rammarica per il calo muscolare degli addominali di Balotelli.
28′ – Fallaccio di Neymar su Abate. E se NEYMAR fa fallo ad ABATE il calcio è sull’orlo del precipizio…
30′ – Dentro Maggio per Abate. Secondo la proiezione algebrica dovremmo restare in 5 intorno al 60esimo minuto.
32′ – Bizzotto sostiene che abbiamo avuto una buona fase intorno al quarto d’ora. Se il tiro di Balotelli può essere chiamato “fase”, allora abbiamo avuto una fase tecnicamente straordinaria quando Aquilani ha saltato in dribbling Dani Alves.
35′ – David Luiz, per gli amici Telespalla Bob, costretto a uscire per colpa di un pupazzo troppo chiaro. Entra Dante, con una certa spocchia. Il tasso di doppie punte non sembra doverne risentire.
40′ – Ammonito Marchisio. Dossena, chiaramente nell’intento di riprovare a scalzare Bagni dal record di minchiate, riesce a dire che “questo cartellino giallo poteva spenderselo meglio”. De Rossi dalla panchina: “aò io ne ho due, posso pià a padella antiderente?”
43′ – Minchiata co(s)mica di Dante, nel bel mezzo del cammin… ehm dell’area di rigore. Balotelli purtroppo stava chiedendo il numero di telefono di tre brasiliane sugli spalti.
45′ – Momento di inquietudine. Le tre brasiliane erano tre brasiliani. Dossena scalda i motori.
46′ – Punizione di Neymar, difesa italiana che per un raro errore di calcolo era piazzata nell’area opposta. Fred trova il miracolo di Buffon, che non può nulla sulla ribattuta di Dante, detto anche “sommo vater”.
Intervallo – Intanto fra il primo e il secondo tempo Stramaccioni si lamenterà degli infortuni dell’Inter.
47′ – Al replay si capisce che il gol del Brasile era palesemente irregolare. Saranno utili cinquantaquattro telecamere per ogni porta, ma se poi metti i guardalinee brasiliani…
51′ – Altra punizione esterna dalla trequarti, altro brivido con Dante in area di rigore. Certo, se prendi gol nello stesso modo pure dai giapponesi…
52′ – Grande giocata fra Balotelli e Giaccherini, due dei calciatori preferiti dallo Sghimberlo, che non ne ha mai nascosto le eccezionali doti tecniche. Il destro del Roberto Baggio di Arezzo s’infila in rete. 1-1!
55′ – Bolide clamoroso di Neymar che su punizione sfrutta il fatto che Buffon s’era piazzato nella porta del Brasile per un raro errore di calcolo. Abbiamo avuto una fase eccezionale per 3 minuti pieni.
60′ – Diamanti tocca il suo primo pallone con un colpo di testa su cross di Maggio.
63′ – La tattica di Balotelli di sdraiarsi in area di rigore ogni volta che riceve un pallone non sembra dare i propri frutti. Era più pragmatico il koala di Neymar.
65′ – Squadre lunghe, partita godibile. Certo, il Brasile non è il Giappone, ma lo spettacolo non ne risente.
67′ – Italia colpita a Fred quando sembrava che potessimo recuperare. Se non ne prendiamo 3 alla volta dai brasiliani non è estate.
68′ – Intanto tutto il mondo si sta chiedendo perché Bizzotto si ostini a pronunciare Oscar come se fosse un mariuolo di Mergellina.
70′ – Gol di Chiellini. L’arbitro, che chiaramente non vuole avere sul proprio curriculum un gol di Chiellini nel referto di Italia-Brasile, lì per lì fischia rigore, poi cerca di annullare, poi fa finta di niente, infine mestamente convalida.
79′ – Un’Italia mai doma fulmina la traversa con una zuccata a botta sicura di Maggio. Il Brasile sembra imperforabile come uno scolapasta antiproiettile.
83′ – Luis Gustavo e Balotelli battibeccano a centrocampo. Una sorta di “Progetto Manhattan” dal cui trust di neuroni potrebbe uscire fuori qualsiasi cosa.
87′ – 4-2 di Fred da due passi mentre la difesa Azzurra è schierata in linea sul bagnasciuga di Ipanema. 8 gol in tre partite e quattro difensori mummificati: l’Italia di Prandelli sovverte 90 anni di storia calcistica così, fischiettando.
92′ – L’Italia ci lascia con lo schema più idiota della storia del calcio. Sarà Spagna in semifinale: un’altra squadra che ultimamente facciamo fuori a occhi chiusi.