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Ciclismo: alè Santaromita, il Tricolore è tuo

Ivan Santaromita è il Campione Italiano di Ciclismo su Strada 2013 della categoria Professionisti. Il ventottenne corridore della BMC si è aggiudicata la 22°edizione del Trofeo Melinda, da Malè a Fondo, in Trentino, valevole quest’anno proprio per l’assegnazione della maglia tricolore. Santaromita ha preceduto, sul traguardo di Fondo, Michele Scarponi (Lampre-Merida) e Davide Rebellin (CCC-Polsat). Quarto posto per Alessandro De Marchi (Cannondale).

La corsa, che prevedeva 73 partenti al via, si è animata con la fuga di Filippo Fortin (Bardiani-CSF), Stefano Borchi (Vini Fantini – Selle Italia) e Omar Bertazzo (Androni Giocattoli). I tre hanno avuto un massimo vantaggio di 8’43”, prima che la Cannondale, schierata tutta per Moreno Moser, vada in testa al gruppo per condurre l’inseguimento. Dal gruppo evade Alessandro Proni, compagno di squadra di Borchi. Il laziale raggiunge i fuggitivi e li stacca a poco più di 90 km dalla conclusione, ma il plotone, con in testa anche la Lampre-Merida assieme alla Cannondale, non gli lascia molto spazio e lo riprende a 59 km dal traguardo. A questo punto ci provano Riccardo Chiarini (Androni Giocattoli) e Mirko Selvaggi (Vacansoleil-DCM), che restano in testa alla corsa per quasi tutto il penultimo giro. Infatti, all’ultimo chilometro della penultima tornata vengono ripresi e staccati da Stefano Pirazzi (Bardiani-CSF), al suo terzo tentativo della giornata. Ma anche il generoso corridore diretto da Bruno e Roberto Reverberi deve arrendersi sull’ultimo passaggio sul GPM di Ronzone, dove nasce il tentativo che poi risulterà decisivo. Vanno via in cinque: Rebellin, Santaromita, Scarponi, un altro corridore della Lampre-Merida, Simone Stortoni e un Cannondale, Alessandro De Marchi, al quale viene data via libera in quanto Moser sembra non essere in giornata. Stortoni lavora per Scarponi e alimenta il tentativo, dietro vi sono solo scatti e controscatti ma nessuno (anche per l’esiguità numerica del gruppo, ridotto a una ventina di elementi) prende l’iniziativa dell’inseguimento. Ai piedi dello strappo di Fondo, appare chiaro come il Campionato Italiano se lo giocano i quattro fuggitivi, in quanto Stortoni, al quale va fatto un plauso per il grande lavoro svolto, si stacca appena la strada comincia a salire. Scarponi ci prova tre volte, ma sono tentativi telefonati. Esempio di ciò è il comportamento di De Marchi in tutte e tre le occasioni. L’atleta della Cannondale si stacca quando Scarponi cambia il ritmo, ma poi approfitta del rallentamento dei suoi tre compagni di avventura, li raggiunge e prova un allungo in contropiede a sua volta, allungo che però viene sempre prontamente stoppato. Lo scatto decisivo lo piazza Ivan Santaromita appena superato l’arco indicante l’ultimo chilometro. Scarponi tarda a rispondere, aspettando che sia Rebellin a compiere il primo passo ma appena si accorge che il quasi quarantaduenne (li compirà il prossimo 9 agosto) della CCC Polsat non ne ha più, lo salta e prova a raggiungere Santaromita. Troppo tardi. Il corridore della BMC è oramai irraggiungibile e taglia il traguardo di Fondo a braccia alzate, conseguendo quella che fino ad adesso può essere considerata a tutti gli effetti la vittoria più importante della sua carriera.

Domani, sempre in Trentino, si disputa il Campionato Italiano a Cronometro. Favoriti il campione uscente Dario Cataldo (Sky), Marco Pinotti (BMC) e Adriano Malori (Lampre-Merida).