Pochi minuti fa, nella sala conferenze di Catelvolturno, è stato presentato ufficialmente Rafael Benitez come nuovo allenatore del Napoli. Nella conferenza stampa era presente anche il presidente della società partenopea Aurelio De Laurentiis che insieme al tecnico spagnolo originario di Madrid ha esposto progetti presenti e futuri del club azzurro.
Queste le dichiarazioni di Benitez e De Laurentiis, dopo un’ora di domande, riportate dal sito Tuttomercatoweb.com:
Benvenuto mister! Le sue prime sensazioni? Come l’ha convinta il presidente? “Fa caldo, vengo dall’Inghilterra. Ringrazio tutti per essere qui. Ho visto la città, conosco la società, ho parlato con tanti giocatori che hanno affrontato il Napoli e mi hanno detto belle cose. Sono contento di essere qui, in una squadra forte che ha fatto bene e vuole fare ancora meglio”.
Presidente, con Benitez si completa quel discorso sull’internazionalizzazione? “Napoli non ha bisogno di internazionalizzarsi, è una regina del mondo. Io sono venuto da Los Angeles non per giocare, ma perchè ci credevo. Tutti i giornali più prestigiosi hanno detto che a Napoli non funziona nulla, ma il calcio sì e siamo secondi solo alla Juve. Benitez è il tecnico giusto per noi, ha esperienza internazionale, ci accompagnerà in questa crescita. Avevo parlato di dieci anni, dopo otto anni ne abbiamo concluso uno e con Rafa ne inizia uno. Non si può dire che abbiamo fatto x l’anno scorso e quest’anno dobbiamo fare z. Quest’anno si riparte, è un viaggio diverso che dovrà avere la sua programmabilità e non impostato per vivere alla giornata. Noi non siamo interessati al risultato di oggi, ma quello di domani e dopo domani”.
Mister, si parla tanto di Cavani lei ci ha parlato? “Io ci ho parlato, sono in contatto tramite messaggio. Lui è fortissimo, è un giocatore importante per noi. Siamo contenti di lui e aspetto di vederlo e sono disposto a parlare con lui più volte”.
Mister, che errore non vuole ripetere in Italia? “Tante cose. Noi sappiamo cosa migliorare, la società è diversa, i tifosi sono diversi e la squadra è diversa. Qui c’è un progetto sportivo, si vuole crescere. Il presidente e tutti i dirigenti hanno idee chiare per migliorare ed avere futuro”.
Per il presidente, che obiettivi ti poni per i prossimi anni? “Non faccio ipotesi di un sognatore, sto cercando di capire se avrò la forza di replica la napoletanità con molti napoletani, in Inghilterra, in una città come Londra. Ho chiesto una deroga alla lega americana per costruire una terza squadra, un Napoli New York, altrimenti vireremo sul Messico dove ci sono tanti tifosi che ci adorerebbero”.
Mister, cosa intendeva dire con la frase ‘Il Napoli è più di un club’? “Devo imparare il napoletano. Ora non sono Rafa, ma Rafè. Voglio conoscere la città ed il sentimento dei tifosi. Tutti i giocatori mi hanno detto l’ambiente del San Paolo com’è, in strada mi hanno fermato in tanti e si vede che la gente ha passione. Sono milioni di tifosi che pensano alla domenica, questo è più di un club. Qui profuma di calcio e spero di fare bene, se inizialmente non lo faremo spero ci sia un aiuto perchè poi lo faremo”.
Cosa ha detto a Cavani? Potrebbe giocare nel Chelsea o nel Manchester City? “Ho parlato di lui come si sente, non ho parlato del suo futuro. E’ forte e speriamo resti”. Interviene De Laurentiis: “Il Manchester City non ha i soldi per pagare i 63 milioni che servono per Cavani. Possono inserire qualcosa altro, ma a noi non interessa. Il Chelsea non mi ha mai chiamato. Alcuni agenti mi dicono: “Il Chelsea ti chiamerà”, ma la mia società non ha mai ricevuto una telefonata. Per tutti è molto difficile pagare 63 milioni di euro, il fair play finanziario condiziona tutto. Il Manchester City ha costruito una seconda società per sfuggire a questi problemi. Ma il problema permane: l’anno prossimo vedremo cosa si potrà produrre”.
Domanda per De Laurentiis. Lei ha parlato con Cavani? “Con Edinson c’è un ottimo rapporto, i titoli di giornali e tv non hanno rappresentato in maniera precisa le sue parole. Lui non potrebbe mai disconoscere l’importanza di un club come il Real. Un professionista di 25 anni importante come lui, che s’è creato la sua importanza soprattutto qui a Napoli, potrebbe rifiutare l’Anzhi, ma se si fanno avanti società come Real, Barcellona e Bayern è umano che dirà di doverci riflettere. Lui, però, ha altri quattro anni di contratto con noi. Ha un obbligo e anche lui avrà la capacità di essere ambasciatore educato di se stesso. Inoltre, c’è una clausola rescissoria su cui nessuno potrà dire nulla. Qui è una prima donna, altrove non so se sarà così.
Pensa che rispetto a tre anni fa ritrova un calcio italiano più europeo? “La Nazionale sta facendo molto bene. La Serie A, così come gli altri, deve fare i conti con il fair play finanziario. E il Napoli è una squadra forte proprio perché sta rispettando questi parametri. Il calcio italiano è migliorato perché la Nazionale è un riflesso del campionato”.
Come si gestisce il doppio impegno? “Sarà sicuramente diverso, saranno due partite alla settimana. Ne stiamo parlando per costruire una squadra più forte e per fare bene tutte e tre le competizione. Per me tutti i giocatori sono importanti. Hamsik è importante, così come lo è Insigne. Lo slovacco può fare la differenza”.
Cosa ti ha stimolato nel progetto Napoli? “Questa è una squadra che sta crescendo con le regole del fair play finanziario. Ci sono ambizioni, sappiamo che possiamo costruire qualcosa di più forte. Posso dare al Napoli delle idee, ma chi c’era prima ha già fatto molto. Si spera che col mio contributo si continuerà a crescere”.
Dopo le avventure difficile con Inter e Chelsea cosa hai pensato quando hai letto qui il cartello ‘Benvenuto Rafa’? “Sentirsi ben voluto e amati sicuramente è sempre un grande vantaggio. Lavoreremo dal primo istante per dare tutto a questa squadra e questo club”. Sarà un Liverpool spagnolo? “Non mi importa da dove vengono, purché siamo buoni calciatori che voglio venire qui”.
Domanda per De Laurentiis. Sarà Mertens il primo acquisto? “C’è una negoziazione in atto, quando sarà conclusa ve la comunicheremo”.
De Sanctis sarà il suo portiere? “Al 100%, abbiamo ottimi portieri in rosa. Callejon? Non pariamo di mercato, stiamo lavorando”.
Si sente di promettere uno Scudetto? “Noi parliamo di crescita continua. Noi vogliamo costruire una rosa che possa fare bene non solo quest’anno, ma anche in quelli successivi. Noi dobbiamo solo continuare a lavorare al 100%, tutti insieme possiamo percorrere una buona strada”.