Confederations Cup 2013, Spagna-Tahiti: precedenti, statistiche e curiosità

Il girone B della Confederations Cup vedrà oggi sfidarsi Spagna e Tahiti alle ore 21.00 italiane (le 16.00 in Brasile). Allo stadio Maracana di Rio de Janeiro i campioni d’Europa e del Mondo in carica affronteranno la matricola della competizione, in una sfida dall’esito quasi scontato. 

La Spagna di Vicente Del Bosque appare molto carica per questa Confederation Cup 2013 e la vittoria nella gara d’esordio per 2-1 contro l’Uruguay ha confermato le grandissime potenzialità della Roja. Alla nazionale spagnola mancherebbe solo questo trofeo internazionale per chiudere un cerchio di vittorie senza precedenti e sicuramente farà di tutto per aggiudicarsi anche questa coppa. Dall’altra parte della barricata troviamo la cenerentola del torneo, Tahiti. Una selezione che ha subito catturato le simpatie di molti appassionati, al di là delle qualità tecniche non certo entusiasmanti. La pesante sconfitta per 1 a 6 nella storica partita d’esordio contro la Nigeria ha certamente messo in luce le grandi lacune tattiche della squadra guidata dal tecnico Eddy Etaeta, ma il coraggio nell’affrontare l’avversario a viso aperto non sono certo mancate e l’esultanza per il gol della bandiera è stato uno spettacolo bellissimo.

I PRECEDENTI – Le due squadre, naturalmente, non si sono mai incontrate prima di oggi. La nazionale di Tahiti è sbarcata in Brasile dopo essersi laureata campione di Oceania battendo in semifinale le Isole Salomone e nella finale la Nuova Caledonia, entrambe le vittorie sono avvenute con il minimo sforzo, con il risultato di 1-0. La Spagna è ormai imbattuta da 23 partite (19 vittorie, 4 pareggi), e questa serie di risultati utili sarà sicuramente prolungata contro la modesta compagine tahitiana.

CURIOSITÀ – La nazionale di Tahiti è composta da una rosa di 23 giocatori che giocano con il tecnico Etaeta dall’età di dieci anni. Una squadra composta per lo più da giocatori dilettanti, dato che l’unico professionista a disposizione è l’attaccante MaramaVahirua, con un passato in Francia e in Grecia. Per il resto, il gruppo è formato da professori di educazione fisica, commercialisti e nove disoccupati. La Spagna, invece, annovera tra le sue fila calciatori che sono nati nell’arco di tempo che va dal 1980 al 1989, un decennio da incorniciare per i colori spagnoli. Il più “anziano” del gruppo è Xavi, nato il 25 gennaio 1980, mentre i più giovani sono Azpiliculieta e Jordi Alba, nati rispettivamente ad agosto e marzo del 1989.

PRONOSTICO – Il risultato finale sembra quasi scontato, salvo un miracolo di proporzioni inimmaginabili. La Roja molto probabilmente scenderà in campo con parecchie “riserve” ma il divario tecnico-tattico resta comunque abissale. La vittoria della Spagna, dunque, appare certa e c’è chi pensa che la goleada potrebbe avere uno scarto che si avvicina al numero dieci. Non ci sbilanciamo con un risultato esatto perché sarebbe quasi impossibile, di certo ci saranno molti gol. Una partita da “altro” per intenderci.

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Adolfo Iacomino