Il calcio è parte integrante della cultura italiana: ad affermarlo ancora una volta è uno studioso straniero, inglese per la precisione, che non esita infatti a definire tale disciplina sportiva come “lo sport che ha fatto l’Italia”.
John Foot presenta al lettore un’opera storica, ma non segue un rigido criterio cronologico: lo scrittore infatti si affida a una suddivisione tematica (quindici punti per la precisione). I paragrafi presentano i più diversi aspetti della pratica pedatoria. A una doverosa introduzione sull’origine del football, seguono le trattazioni riguardo città di riferimento (punti 2 e 3), ruoli dei giocatori e in generale dei personaggi impiegati nel calcio (da 4 a 8) e vari aspetti extracalcistici – anche se non troppo – (da 9 a 13). Gli ultimi due paragrafi trattano rispettivamente dei campioni – o bidoni – protagonisti in Italia e la Nazionale di calcio.
La divisione in paragrafi potrebbe rappresentare un’insidia: il lettore infatti potrebbe non riuscire ad ottenere una visione d’insieme, visionando argomenti così diversi tra loro e passando rapidamente da un aspetto ad un altro. La bravura di John Foot consiste proprio nel riuscire a guidare chi legge attraverso un percorso unitario, lasciandogli scoprire dati apparentemente a sé stanti che poi vanno a costituire l’intero panorama calcistico italiano.
Trovano giustamente spazio quegli eventi e quelle innovazioni straniere in grado di influenzare il modo di praticare il football nello Stivale. E’ possibile quindi ricavare un quadro, quantomeno sommario, di quali siano stati i fenomeni esteri più importanti nella storia pedatoria.
“Calcio” sfoggia un’amplissima bibliografia, dai saggi mostri sacri della letteratura sportiva italiana (tanto per fare degli esempi, Brera e Ghirelli) ad articoli di giornali, oltre opere non direttamente inerenti al calcio. La curiosità del lettore è dunque soddisfatta.
“Calcio. 1898-2010 Storia dello Sport che ha fatto l’Italia” di John Foot, Bur Rizzoli