SAN ANTONIO SPURS – MIAMI HEAT
PRIMO QUARTO
Comincia gara-5 ma non mancano le sorprese. Eric Spoelstra decide di mandare in campo lo stesso quintetto di gara-4 quindi con Mike Miller dall’inizio e il duo Haslem-Battier in panchina mentre la novità in casa Spurs riguarda l’inserimento nel quintetto di partenza per Manu Ginobili. Una scelta che paga subito quella di coach Popovich perché al primo tentativo da tre punti, l’argentino di Bahia Blanca si sblocca subito facendo infiammare l’at&t Center. Inizio di partita incredibile, intensità asfissiante nonostante le quattro sfide passate: San Antonio prova subito a dettare legge ma Dwayne Wade sembra lo stesso di giovedì notte e mantiene a galla gli Heat che però vanno sotto 16-10 dopo la seconda tripla a bersaglio di Ginobili su scarico di Duncan. Lo stesso numero 3 da Marquette accorcia nuovamente le distanze siglando l’ottavo punto della sua partita poi Duncan e Parker (primi punti del match) riportano San Antonio sul +8 (25-17). Neal fa doppia cifra di vantaggio, Miami non trova più la via del canestro e così Leonard schiaccia prima al ferro il canestro del 29-17 poi allo scadere la tripla del 32-19, risultato con il quale si chiude il primo quarto. Un vantaggio giustificato dal 30% dal campo di Miami, dall’ottima difesa degli Spurs che comunque tirano col 63,2% dal campo indirizzando la sfida su binari ben precisi.
SECONDO QUARTO
Al rientro sul parquet, Leonard continua a seminare il panico in entrambe le fasi. Col nono punto a referto della sua partita il punteggio dice 36-22 Spurs con una carica agonistica addosso terrificante. Panchina e riposo per James ma Green con 6 punti e Ginobili coi suoi 5 assist puniscono gli Heat e allungano fino al più 16 che costringe Spoelstra al timeout. Green continua a mettere triple ma Wade e James escono fuori dal timeout con lo spirito giusto e riportano la franchigia della Florida sotto di undici punti. Gran difesa degli Spurs ci pensa poi Allen con un tiro miracoloso e un gioco da quattro punti a riportare gli Heat sul -7. Lebron incontenibile continua a segnare da tutte le posizione e né Diaw, né Leonard riescono a contenerlo, dall’altra parte del campo, invece, Duncan mantiene a distanza Miami. Il quarto si chiude con un canestro da opera d’arte di Monsieur Tony Parker che permette a San Antonio di andare a riposo sul 62-51.
TERZO QUARTO
I primi minuti del quarto vedono subito un parziale di sette a zero firmato Lebron James. San Antonio non si arrende e risponde con un parziale di cinque a zero di produzione Duncan-Green, quest’ ultimo scatenato dall’arco. Tanto equilibrio e gara appesa ad un filo con canestri da una parte e dall’altra. Il ritmo di colpo rallenta, San Antonio non riesce ad allungare, James permette ai suoi di restare a cinque minuti dal termine del periodo a soli sei punti di distanza. Miami arriva a meno uno grazie al sorprendente Wade ma Green mette tutti d’accordo con la sua quinta tripla del match superando il record di Ray Allen di canestri messi a segno dall’arco in una serie finale. Ginobili si scatena nel finale con 7 punti di fila più assist al bacio per Splitter che porta i texani avanti di dodici punti a fine terzo quarto. 87-75 Spurs.
ULTIMO QUARTO
Miami reagisce in difesa ma Ginobili è letteralmente inviperito e a dieci minuti dal termine porta gli Spurs avanti di quattordici punti. Miami di fatto non segna più, ritmo offensivo di colpo gelato all’at&t Center con un cinque a zero di parziale dei texani firmato Leonard-Duncan. Spurs che intravedono lo striscione del traguardo. Arriva poi un colpo di coda del quintetto della Florida con sette punti di fila di Allen costringendo Popovich al timeout a sette minuti dal termine. E’ di fatto una sfida Ginobili contro Allen ed è quest’ultimo a mantenere viva la speranza di Miami sotto di 9. Green, con l’ennesima bomba della sua partita, rispedisce nel baratro Miami sotto la doppia cifra di svantaggio e chiude definitivamente la gara. San Antonio vince 114-104 e si porta sul tre a due. Martedì notte a Miami si giocherà un’entusiasmante gara-6.