E’ iniziata ieri con Brasile-Giappone – vinta dai padroni di casa per 3-0 – la nona edizione della Confederations Cup. Partita ufficialmente nel lontano 1992, questo torneo d’elite ha visto trionfare 3 volte i brasiliani nel ’97, nel 2005 e nel 2009, l’Argentina nella prima edizione, la Danimarca nel 1995, il Messico nel 1999, e la Francia nel 2001 e nel 2003.
UN PO’ DI STORIA – Ventuno anni fa nacque un torneo chiamato “King Fahd Cup”, in onore del primo ministro dell’Arabia Saudita al quale venne in mente l’idea. Stati Uniti d’America (vincente della CONCACAF Gold Cup 1991), Costa d’Avorio (vincente della Coppa delle Nazioni Africane), Argentina (Copa America ’91) e Arabia Saudita. Erano queste le squadre partecipanti, che diventarono 6 nell’edizione successiva. Nel ’97 la FIFA decise di prendere in mano l’intera organizzazione della coppa, definendo il numero delle compagini a 8. Fu lo spettacolare Brasile di Romário a trionfare in quell’edizione, contro la sorpresa Australia. Dall’edizione del 2005 la FIFA stabilì che la Confederations Cup si svolgesse ogni 4 anni, l’anno prima del mondiale e proprio nel Paese ospitante la World Cup. L‘Italia è entrata nel giro solo nel 2009, anno in cui a vincere furono sempre i brasiliani. Sino a ora nessuna nazionale è riuscita a centrare la doppietta Confederations Cup – mondiale.
NUMERI E CURIOSITA’ – Il primo gol della storia del torneo fu messo a segno dal saudita Al-Bishi, il 15 ottobre del ’92 contro gli USA. Il messicano Cuauhtémoc e Ronaldinho sono invece i due capocannonieri del torneo con 9 gol messi a segno, seguiti da Adriano e Romário con 7. Julio Cesar e Dani Alves sono gli unici reduci della Seleção rispetto alla passata edizione, mentre Uruguay e Tahiti schierano rispettivamente il ct più anziano e quello più giovane di questa edizione: Tabarez con 66 anni, e Etaeta con 43. Sono 4 le nazioni partecipanti a essere iscritte anche nell’albo d’oro del mondiale di calcio: Italia, Spagna, Uruguay e Brasile. La Nigeria è la squadra con l’età media più bassa, 23 anni, a cui fa da contraltare quella dell’Uruguay che schiera la rosa più “anziana”: età media 28 anni, con il difensore Scotti che, con le sue 37 primavere, è il giocatore più grande di questa edizione brasiliana. Un americano vanta il record della prima espulsione nella storia dell Confederations: parliamo di Brian Quinn, che nella prima edizione si fece espellere dopo 88 minuti.
GIRONI E PRONOSTICI – Brasile, Italia, Messico e Giappone fanno parte del girone A. Per gli Azzurri non sarà affatto facile, non solo per via dell’opaca prestazione in amichevole contro Haiti dello scorso martedì che ha messo in evidenza una preparazione atletica deludente e poche idee in fatto di gioco, ma soprattutto perchè il Brasile parte favorito e i messicani sono sempre difficili da affrontare. Sembra invece tutto facile per la Spagna nel girone B: Tahiti, Uruguay e Nigeria – da non sottovalutare – e i campioni del mondo in carica dovrebbero avere pochissime difficoltà.