Giro di Svizzera: Sagan, il bis è servito

Il Giro di Svizzera riparte da Zernez per arrivare a Bad Ragaz, per un’ottava tappa lunga 180,5 chilometri e che presenta due Gran Premi della Montagna. I corridori dovranno affrontare il Julierpass, salita di 1°categoria, in apertura di frazione con cima collocata a 44 km dalla partenza. Poi, tanta discesa e pianura fino ad arrivare allo strappo di St. Luzisteig, erta di 3°categoria, con vetta piazzata a 6 km dal traguardo. Frazione sulla carta destinata alle ruote veloci, che però dovranno resistere ai prevedibili attacchi che ci saranno sul St. Luzisteig.

Sul Julierpass ha inizio la fuga di giornata. Quattro i protagonisti: il francese Maxime Bouet (Ag2r – La Mondiale), lo svizzero Reto Hollenstein (IAM Cycling), lo sloveno Robert Vrečer (Euskaltel) e il nostro Manuele Mori (Lampre-Merida). Il gruppo però controlla senza problemi la fuga, che acquisisce un massimo vantaggio di 5’10”. In testa al plotone, oltre la BMC del leader della generale, lo svizzero Mathias Frank, vi sono anche le formazioni dei velocisti. I fuggitivi vengono ripresi a 20 km dal traguardo. L’ultimo ad arrendersi è Hollenstein. Sullo strappo di St.Luzisteig, la Cannondale di Peter Sagan impone un gran ritmo che fa ridurre il gruppo maglia gialla a una sessantina di unità. Si staccano quasi tutti i velocisti, resiste solo Daniele Bennati (Saxo-Tinkoff). Ma, nella volata sul traguardo di Bad Ragaz, l’aretino deve accontentarsi del secondo posto dietro lo scatenato slovacco, che concede il bis in questo Giro di Svizzera dopo il successo nella 3°tappa in quel di Meiringen e conquista la sua ottava vittoria in assoluto nella corsa elvetica. Terzo si piazza il Campione del Mondo, il belga Philippe Gilbert (BMC). Frank resta maglia gialla.

Domani, nona e ultima tappa del Giro di Svizzera. Sarà la cronometro di 26,8 km, da Bad Ragaz a Flumserberg, a decidere il vincitore dell’edizione 2013 della corsa elvetica. Una cronometro dai due volti. La prima parte, lunga 16,5 km, è interamente pianeggiante. Gli ultimi 10,3 km, invece, saranno tutti in salita. Frank dovrà difendere il vantaggio di 13″ sul portoghese Rui Costa (Movistar) e di 23″ sul ceco Kreuziger (Saxo-Tinkoff). Ma guai a considerare la corsa per la maglia gialla ristretta solo a questi tre atleti. Perchè corridori come lo statunitense Van Garderen, compagno di squadra di Frank e staccato di 1’17”, o l’australiano Meyer (Orica-GreenEdge), distanziato di 2’09”, che nelle corse contro il tempo sono specialisti, hanno ancora la possibilità di poter scoccare, proprio sulla sirena, il colpo decisivo.