Giro di Svizzera: Rui Costa su tutti

Il Giro di Svizzera affronta la settima tappa, la Meilen-La Punt di 206 km, che presenta quattro Gran Premi della Montagna. In apertura, il Kerenzeberg, salita di 3°categoria, da affrontare dopo 47 km dalla partenza. Poi le ascese di Landstrasse (1°categoria) e di Hauptstrasse (4°categoria). Infine, il piatto forte, l’Albulapass, salita “Hors Catégorie” lunga 13,8 km con pendenza media del 6,8%, con cima, a quota 2315, piazzata a poco più di 9 chilometri dalla conclusione. Una tappa dove torneranno di scena coloro i quali ambiscono al colpo grosso in questo Giro di Svizzera.

Come tradizione delle tappe di montagna vuole, a inizio frazione evade un corposo gruppo. Sono infatti 14 gli attaccanti di giornata e tra di essi gli elementi più importanti sono il tedesco Andreas Klöden (Radioshack), lo spagnolo Luis León Sánchez (Blanco), l’olandese Niki Terpstra (Omega Pharma – Quick Step) e i nostri Damiano Caruso (Cannondale) e Manuele Mori (Lampre-Merida). Il gruppo, tirato dagli uomini della Saxo-Tinkoff al lavoro per il capitano Roman Kreuziger, non lascia molto spazio ai fuggitivi, lasciando loro un massimo vantaggio di 5’25”. Sulle rampe dell’Albulapass restano, tra i 14 attaccanti di giornata, in due: Sánchez e l’austriaco Georg Preidler (Argos-Shimano). La coppia di “superstiti” viene raggiunta da un nuovo attaccante, lo statunitense Joseph Dombrowski (Sky). E proprio quest’ultimo, dopo esser stato assieme a Sánchez e Preidler per circa 1 chilometro, allunga di nuovo, portandosi in solitaria in testa alla corsa. In testa al gruppo, provano un allungo anche la coppia Lampre-Merida formata da Simone Stortoni (che verrà raggiunto dal gruppo dopo un centinaio di metri) e Michele Scarponi e lo svizzero Johann Tschopp (IAM Cycling). Da segnalare la presenza, nel gruppo dei migliori, di un redivivo Andy Schleck (Radioshack). A 4 km dalla vetta, l’attacco di Mollema. L’olandese della Blanco porta con se il francese Pinot (FDJ), il portoghese Rui Costa (Movistar), l’irlandese Daniel Martin (Garmin-Sharp) e lo statunitense Van Garderen (BMC), che fa corsa per se senza pensare al compagno di squadra e, soprattutto, attuale maglia gialla Mathias Frank, che resta staccato assieme a Cameron Meyer (Orica-GreenEdge). Ancora più indietro Roman Kreuziger. I cinque riprendono e staccano prima Scarponi, poi Tschopp e infine Dombrowski. All’ultimo chilometro di salita, un allungo di Rui Costa mette in difficoltà Martin e restano così in quattro in testa alla corsa, con un vantaggio di 30″ al passaggio sul GPM su Frank e su un Kreuziger in leggera ripresa. In discesa (dove i corridori si sono trovati dinanzi un ostacolo non previsto causato dall’arco indicante 2 km al traguardo che si è afflosciato sul fondo stradale ed è stato rialzato “a mano” da alcuni volontari) Pinot si stacca leggermente. Restano in tre davanti e, nella volata ristretta, è Rui Costa a imporsi, precedendo Mollema e Van Garderen, conquistando il successo di tappa, il terzo in assoluto al Giro di Svizzera. Pinot arriva dopo 9″, il gruppo della maglia gialla Frank, che comprende anche Kreuziger, dopo 22″. Frank rimane leader della generale con 13″ su Rui Costa e 23″ su Kreuziger.

Domani ottava tappa, la Zernez-Bad Ragaz di 183 km. Sulla carta, occasione per i velocisti, che però dovranno stare attenti al Gran Premio della Montagna di St.Luzisteig. Una salita non impegnativa, in quanto di terza categoria, ma che presenta la caratteristica di esser posizionata a 9 km dal traguardo. Facile prevedere, quindi, attacchi da parte di chi vorrà provare a ritagliarsi una giornata di gloria in questo Giro di Svizzera.