Il Giro di Svizzera riparte da Leuggern per arrivare a Meilen, per una sesta tappa che misura 187,9 chilometri. Due i Gran Premi della Montagna previsti, entrambi di terza categoria: la salita dello Schwändistrasse, con vetta collocata a 79 km dal traguardo e il Limberg, la cui cima è posizionata a 26 km dalla conclusione. A queste si aggiunge il traguardo volante di Stäfa, posto in cima a uno strappo con pendenze non trascurabili e che viene affrontato quando al traguardo mancano appena 13 km. Una tappa dove i velocisti (e le loro squadre) dovranno impegnarsi a fondo se vorranno giocarsela in volata, dato che terreno ideale per scatti da parte di eventuali attaccanti non manca di certo.
Clamorosamente, il gruppo decide di prendersi una giornata di pausa e lascia ampia libertà alla fuga di giornata, composta da quattro elementi: l’australiano Mathew Hayman (Sky), il russo Alexander Kolobnev (Team Katusha), lo svizzero Grégory Rast (Radioshack) e il tedesco Bert Grabsch (Omega Pharma – Quick Step). Quando, a 75 km dalla conclusione, i quattro fuggitivi acquisiscono un vantaggio di 14′, si capisce che la fuga arriva. Evidentemente, il Limberg e lo Stäfa fungono da deterrenti per le squadre dei velocisti, che non si sono messe a tirare in testa al gruppo in quanto prevedono un Peter Sagan nettamente più forte su quei due strappi e allora, piuttosto che lavorare e favorire indirettamente lo slovacco della Cannondale, preferiscono tirare i remi in barca. La fuga va bene anche alla BMC, squadra della maglia gialla Matthias Frank, dato che il meglio piazzato in classifica dei fuggitivi, lo svizzero Rast, deve recuperare 25’32” al suo connazionale. I quattro vanno d’amore e d’accordo fino ai 3 chilometri dall’arrivo. Grabsch ci prova tre volte, ma i suoi sono scatti telefonati e viene subito ripreso. Proprio sotto l’arco col triangolo rosso che indica l’inizio dell’ultimo chilometro, Rast piazza lo scatto che risulta quello decisivo. Lo svizzero della Radioshack si invola verso il traguardo e si aggiudica la tappa, la sua prima in assoluta al Giro di Svizzera. Hayman si impone su Kolobnev nella volata per il secondo posto. Il gruppo arriva con 10’43” di ritardo, regolato allo sprint da Sagan. Matthias Frank resta maglia gialla.
Domani torneranno di scena gli uomini di classifica. Infatti, la settima tappa, la Meilen-La Punt di 203 chilometri, prevede tre Gran Premi della Montagna, tra i quali la “Cima Coppi” del Giro della Svizzera, l‘Albulapass, salita “Hors Catégorie” lunga 16 chilometri con vetta, a quota 2315 m, posizionata ad appena 7 chilometri dalla conclusione prima della picchiata verso La Punt. Domani chi tra i vari Kreuziger, Rui Costa, Spilak e compagnia cantante vorrà provare a dar fastidio alla maglia gialla di Frank, non potrà nascondersi. E dato che i corridori si sono “auto-presi” una giornata di riposo, è facile prevedere una tappa tutta “fuoco e fiamme“.