Torneo Final, 17/a giornata: testa a testa Newell’s-River per il titolo. Independiente virtualmente retrocesso, lotta ancora il San Martin. Nuova violenza sugli spalti
A meno di centottanta minuti dalla fine della stagione, restano soltanto due le pretendenti al titolo di campione del Final 2013: River Plate e Newell’s Old Boys. Abbandona i sogni di gloria,invece, il Lanus dei gemelli Schelotto, sotto 2-0 a La Plata prima della sospensione dovuta a intemperanze dei tifosi del Granate e quasi certamente sconfitto a tavolino ; ormai in Segunda l’Independiente di Brindisi, affossato al “Monumental”. San Martin corsaro a Cordoba e in scia dell’Argentinos Juniors. Il Clàsico tra Racing e Boca certifica la ripresa dell'”Academia” e la stagione nerissima degli “Xeneizes”.
RIVER PLATE-INDEPENDIENTE 2-1 (21′ Iturbe (R), 63′ Lanzini (R), 90′ Montenegro (I))
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Alla fine della storia ne resterà soltanto una. Anzi, nella storia. Dopo le retrocessioni di San Lorenzo de Almagro (1981), Racing Club de Avellaneda (1983) e River Plate (2011), anche l‘Independiente de Avellaneda abbandona l’esclusivo club dei team mai retrocessi in Segunda, consegnando al Boca Juniors lo scettro di regina d’Argentina. Almeno per quanto concerne le stagioni disputate in Primera da quando vige il professionismo. Il frammento della stagione del “Rojo” potrebbe essere il gol subito da Iturbe in modo a dir poco rocambolesco, ma, sarebbe troppo riduttivo e semplicistico analizzare tre anni di sciagure e disastri in serie prendendo come campione una singola gara. Forse non basterebbe un semestre. Dal “Turco” Mohamed a Brindisi, passando per il “Tolo” Gallego, Ramón Díaz e il presidente Cantero. Tutti responsabili di un dramma sportivo. A infilare il coltello nella piaga domenica ci ha pensato il River Plate, cinico al punto giusto e padrone del campo per l’intera sfida. Di Iturbe e Lanzini i gol dei “Millonarios”, poi tanta noia e la rabbia dei tifosi dell’Independiente, che per circa mezz’ora hanno messo a ferro e fuoco le tribune dell'”Antonio Vespucio Liberti”. Inutile il gol del “Rolfi” Montenegro al 90′. Tra lacrime e rabbia, incoscienza e frustrazione, il “Diablo” scende negli inferi ( a meno di cataclismi di “Bicho” e San Martin) augurandosi di ritornare il prima possibile nell’elite del futbol argentino.
Il River resta aggrappato al sogno del titolo, tallonando a tre punti di distanza il Newell’s di Martino, autore di una goleada lunedi sera al derelitto e retrocesso Union de Santa Fè. Alla fiera del gol della giostra rosarina partecipano un pò tutti, dal bomber Scocco (con questo gol capocannoniere del torneo) al “Gringo” Heinze e Maxi Rodriguez, a segno per ben due volte. Tutto facile per la “Lepra”, attesa dalla trasferta a Rafaela e in pieno controllo del campionato.
Festeggiano l’accesso alla Copa Sudamericana il Racing di Zubeldìa e il San Lorenzo di Pizzi. L'”Academia” passeggia sui resti del Boca Juniors di Carlos Bianchi, dominando il Clàsico con le reti di Pellettieri (aiuta dalla deviazione di Burdisso) e il rigore di Saja; il “Cuervo” recupera l’Argentinos di Caruso Lombardi nella ripresa e nega la gioia della salvezza ai biancorossi della “Paternal”, a cui comunque basteranno due punti nelle ultime due sfide stagionali. Missione quasi compiuta. Ma occhio all’indomabile e commovente San Martin de San Juan di Forestello, trascinato in casa del Belgrano dalla doppietta di Penco e ancora in vita. Perde in casa – ma può comunque reputarsi soddisfatto di questo semestre – il Godoy Cruz di Martin Palermo, trafitto dal Tigre nel finale di gara con il gol di Rusculleda.
Accantonando il calcio giocato, emerge la violenza. Quella di La Plata, dove il match tra Estudiantes e Lanus è stato sospeso a seguito di violenti scontri avvenuti nel settore ospiti. Il “Pincha” vinceva per 2-0 con i gol di De Sabato e Zapata, e il Lanus arrancava, stretto nella morsa del nervosismo e dell’impotenza. Ma il risultato sportivo interessa poco quando di mezzo ci sono vite umane stroncate. Come quella di Javier Jeréz, uno dei massimi esponenti de “La 14″, la barra del Lanus, ucciso forse da un proiettile sparato dalla polizia, forse da qualche amico della sua “barra” in rotta di collisione con la sua fazione. Sicuramente dalla barbarie applicata allo sport.
Un morto e due partite sospese. L’altra è quella del “Josè Amalfitani”, dove i tifosi dell’All Boys hanno deciso alla mezz’ora del primo tempo di invadere il campo, fortunatamente non riuscendoci. Un week-end – l’ennesimo – di lucida follia.
Domenica per fortuna si torna in campo. E, in attesa dei verdetti di Primera, dalla Segunda ci giungono le promozioni di tre storiche formazioni del calcio argentino: Rosario Central, Gimnasia La Plata e Olimpo de Bahia Blanca. Perchè il calcio è come la vita: c’è chi scende e c’è chi sale. Guai, però, a dirlo ai tifosi dell’Independiente. Almeno questa settimana.
PROMIEDOS
VELEZ 1.819
RIVER PLATE 1.694
LANUS 1.630
ARSENAL 1.571
BOCA JUNIORS 1.571
BELGRANO 1.513
ESTUDIANTES 1.468
NEWELL’S 1.437
RACING 1.410
COLON 1.357
GODOY CRUZ 1.321
ALL BOYS 1.306
TIGRE 1.303
SAN LORENZO 1.294
ATLETICO RAFAELA 1.256
QUILMES 1.228
ARGENTINOS 1.196
SAN MARTIN 1.189
INDEPENDIENTE 1.142
UNION 0.986