Giro di Svizzera: Kristoff, che volata
Il Giro di Svizzera affronta la quinta tappa, la Buochs-Leuggern di 178,4 km. Una frazione che presenta le sue insidie nel circuito finale di Leuggern, lungo poco meno di 27 km da ripetere per due volte e che presenta le salite, entrambe di terza categoria, dello Zurzacherberg (900 metri al 7,6% di pendenza media) – salita da scalare anche poco prima dell’ingresso nel circuito – e dello Loorholz (1,8 km al 5,9% di pendenza media). E anche l’arrivo è in leggerissima salita. Una tappa dove i velocisti proveranno a resistere, sperando che le loro gambe rispondano “presente” ai cambi di ritmo dovuti ai possibili attacchi.
La frazione non inizia bene per i colori azzurri. Giovanni Visconti (Movistar), che occupava il quarto posto della generale, è costretto al ritiro per escoriazioni riportate a causa di una caduta avvenuta a inizio tappa. Dal gruppo evadono in quattro: i belgi Serge Pauwels (Omega Pharma – Quick Step) e Stijn Devolder (Radioshack) e i francesi Cyril Lemoine (Sojasun) e Sébastien Minard (Ag2r – La Mondiale). La fuga è però controllata agevolmente dal gruppo, dato che i quattro al massimo riescono a raggiungere un vantaggio intorno ai tre minuti. In testa al plotone vi sono gli uomini della FDJ per Arnaud Démare, vincitore ieri, e della Orica-GreenEdge per Matthew Harley Goss. A 34 km dalla conclusione seconda caduta della giornata in gruppo, che coinvolge, tra gli altri il duo Lampre-Merida formato da Stortoni e da Scarponi. Il marchigiano si ritrova nuovamente a terra dopo la caduta nella terza tappa lungo la discesa che portava al traguardo di Brünig, ma riesce a ripartire. I fuggitivi vengono ripresi a 21 chilometri dal traguardo, con Lemoine ultimo ad arrendersi. Ci prova, a 14 km dalla conclusione, Azanza Soto. Ma il basco della Euskaltel riesce a togliersi solo la soddisfazione di passare primo sull’ultimo passaggio sullo Zurzacherberg e viene ripreso subito dopo. Il gruppo si invola verso la volata senza che nessuna squadra riesca a organizzare un treno degno di tal nome. Ai -350 m spunta Alexander Kristoff. Il norvegese del Team Katusha parte con una volata imperiosa e riesce ad aggiudicarsi la tappa, la sua prima in assoluto al Giro di Svizzera. Kristoff precede Sagan (Cannondale) e Démare. Lo svizzero Matthias Frank (BMC) resta maglia gialla.
Domani sesta tappa, da Leuggern a Meilen per un totale di 187 km. Una frazione che nel finale presenta la salita di Limberg (3°categoria) e il traguardo volante di Stäfa, che non è segnalato Gran Premio della Montagna, ma è in cima a un’erta lunga circa tre chilometri e con pendenze da non trascurare. E, soprattutto, è piazzato a 13 km dal traguardo. Un assist invitante per chi avesse coraggio e gambe per provare a inventarsi qualcosa.