I dieci incubi del tifoso della Sampdoria

Signore e signori, ecco a voi i dieci peggiori incubi del tifoso della Sampdoria. Fantasmi del presente o del recente passato che rovinano le notti dei genovesi blucerchiati, che certe scene sperano proprio di non vederle più.  Dovendo selezionare e fare delle scelte di fronte a un’ampia scelta, ecco i dieci incubi più spaventosi. Non entrano in classifica, ma meritano una citazione, la sempre incombente cessione di Cassano al Genoa, la giornata no di Icardi, il gioco soporifero dell’ultima Samp di Novellino e le sistematiche giustificazioni di Mazzarri dopo ogni sconfitta.

  1. Il ritorno di Cavasin: Il ritorno dell’allenatore che portò la Samp in serie B sembra in realtà ipotesi remota. Ma circola la leggenda che “il fenomeno” percepisca lo stipendio minimo per l’allenatore, e ad ogni cambio di panchina c’è ancora chi trema al pensiero che Garrone voglia risparmiare…
  2. Le conferenze stampa di Delneri: Che poi dai, in fondo si capiva, bastava impostare la tv su “sottotitoli” perché lamentarsi?
  3. Il controllo palla di Estigaribbia: La prova vivente che arrivare dalla Juventus non è garanzia di qualità. Secondo recenti statistiche, l’89% dei palloni che arrivano tra i piedi del paraguaiano finiscono dopo pochi secondi fuori dal campo. Eppure al vento di Genova dovrebbe ormai esserci abituato…
  4. Maggio solo davanti al portiere: “Ah, è Maggio”, diceva il tifoso blucerchiato quando notava che davanti alla porta stava la casacca numero 7. Peccato, sarà per la prossima…
  5. Romero con i capelli corti: Evidentemente, la folta chioma era il segreto del suo (perduto?) talento. Da quando se ne è privato, il portiere della nazionale argentina ha collezionato solo figuracce…
  6. Le punizioni di Palombo: Becca sempre, ma sempre la barriera, ma da quel 5 aprile 2009 (doppietta su punizione contro il Napoli), l’idolo della sud si è preso il monopolio o quasi dei calci piazzati, dalle punizioni ai corner. Recentemente sembra aver abbandonato le pretese, ma tant’è, ad ogni punizione ci prova : “Dai, ho il piede caldo, me lo sento è la volta buona”!
  7. Fornaroli: Basta il nome. Inneggiato dalla sud senza aver mai visto il campo (non poteva essere peggio di Bonazzoli…), poche apparizioni e ancor meno gol. Qualcuno dubita che sia mai esistito.
  8. I dribbling di Campagnaro: Poi andava a finir bene il più delle volte, ma ogni volta che Hugo Armando dalla difesa prendeva palla e puntava dritto sugli avversari ai tifosi venivano le palpitazioni.
  9. Il centrocampo muscolare: Inaugurato da Mazzarri (che preferì Sammarco e Franceschini a Sergio Volpi), costituisce una costante della storia recente della Sampdoria. Termine gentile per indicare centrocampisti che fanno fatica a fare più di un passaggio orizzontale.
  10. Il colpo di mercato di Sensibile: Bentivoglio, Foggia, Bertani, Piovaccari, Juan Antonio, Castellini, Berardi, Estigarribia, Poulsen e tanti altri…