Il Giro di Svizzera riparte da Innertkirchen per arrivare a Buochs, per una quarta tappa lunga complessivamente 174 chilometri e che prevede tre Gran Premi della Montagna da scalare. Il primo è la salita di Schwanden, di 2°categoria, lunga 6 chilometri e con cima piazzata a 54,4 chilometri dalla partenza. Seguono l’erta di Rengg, 2°categoria, lunga 2 chilometri con pendenze importanti e con vetta collocata a 41 chilometri dal traguardo e infine lo “zampellotto” di Kriens, 4°categoria, la cui sommità è situata a 26 chilometri dalla conclusione. Una tappa quindi con difficoltà non proprio insormontabili e non troppo vicine al traguardo, che dovrebbe essere la prima occasione di gloria per i velocisti del gruppo.
La fuga di giornata è composta da tre elementi: un vecchio marpione del gruppo, il quarantunenne tedesco Jens Voigt (Radioshack), il belga Olivier Kaisen (Lotto-Belisol) e lo sloveno Robert Vrecer (Euskaltel). I tre raggiungono un massimo vantaggio di quattro minuti circa. In testa al gruppo, l’inseguimento è condotto dagli uomini della Argos-Shimano per Degenkolb, della FDJ per Démare e della Cannondale per Sagan. Sulla salita di Rengg, Kaisen si stacca. A tirare in testa al gruppo, si aggiunge anche l’Omega Pharma – Quick Step per Tom Boonen. I due però riescono a resistere e a 5 km dal traguardo, Voigt prova l’assolo solitario. Il sogno del tedesco svanisce ai -2 km, quando viene ripreso dal gruppo. E’ arrivo in volata e la Orica-GreenEdge prova a organizzare un treno per il suo velocista, l’australiano Goss, ma viene sorpresa, alla curva ai -250 m dal traguardo, dallo scatto di Démare. Goss prova a rimontare il francese, ma è troppo tardi. Dèmare conquista il successo di tappa, il suo primo in assoluto al Giro di Svizzera. Terzo si piazza lo statunitense Tyler Farrar (Garmin-Sharp). Classifica generale invariata, con lo svizzero Matthias Frank (BMC) che rimane maglia gialla.
Domani, quinta tappa, la Buochs-Leuggern di 178 km, con un circuito nel finale da ripetere cinque volte e che prevede all’interno una salita di 4°categoria, lo Zurzacherberg, lunga poco più di tre chilometri, ma con pendenze da non sottovalutare. L’ultimo passaggio in vetta si effettuerà a 14,5 chilometri dal traguardo. Si prevede una bella sfida tra i velocisti che vorranno tenere chiusa la corsa e gli attaccanti che vorranno sfruttare la presenza dello Zurzacherberg come trampolino di lancio per involarsi verso il traguardo di Leuggern.