Europei Under 21, Wisdom: “L’Inghilterra onorerà la competizione fino in fondo”
Il difensore del Liverpool e dell’Inghilterra Under 21 Andre Wisdom si è concesso ai microfoni della Federazione inglese per parlare della sua esperienza e di quella di squadra agli Europei Under 21. Il giovane Red non nasconde una certa amarezza per come siano andate le cose: “Perdere entrambe le due sfide giocate ed essere già eliminati è un’enorme delusione. Noi però siamo una squadra forte e il nostro morale è ancora alto: le aspettative rimangono sempre elevate quando si indossa la maglia dell’Inghilterra. Noi stiamo aspettando la partita contro Israele e speriamo di fare risultato, per chiudere gli Europei con un pochino di orgoglio“.
Wisdom si sbilancia e parla anche della sua esperienza personale in Israele: “Parlando di me ma anche degli altri ragazzi, noi amiamo andare in giro con l’Inghilterra e ottenere l’esperienza giusta giocando. E’ sempre bello andare in campo rappresentando il proprio Paese: noi cerchiamo sempre, infatti, di giocare per vincere. E vogliamo tornare a casa con una vittoria: sarebbe ottimo per il nostro morale di squadra“.
“Vedendo come giocano e stanno in campo le altre squadre, noi abbiamo potuto osservare com’è una squadra di qualità che abbia la nostra stessa età oltre a ottenere un’esperienza di torneo che potrà essere molto simile a quelle che faremo in futuro a livello internazionale. E’ stato grande, per noi. Bisogna sempre cercare di ottenere più esperienza possibile da queste manifestazioni, anche se non si hanno possibilità di vittoria: ogni torneo, ogni partita che giochi ti possono insegnare qualcosa e io tornerò certamente in Inghilterra con tante note positive in mente” è il parere del giovane difensore, tra i componenti della squadra che vinse gli Europei Under 17 nel 2010.
Conclude Wisdom: “Noi tutti speriamo di migliorare ancora molto come giocatori. Io sono anche abbastanza fortunato da poter giocare anche i prossimi Europei con l’Under 21, se ci qualificheremo. Per cui sarebbe ottimo se io venissi convocato per un altro torneo come questo, così magari potrei anche vincerlo. Perché no?“.