Eccoci al secondo appuntamento con la mitologia giapponese. Nella sghimberla della scorsa settimana, abbiamo definito i difensori e i centrocampisti con licenza di ripiegare (leggi qui la prima parte). Nonostante i giapponesi siano maestri di origami, infatti, nel cartone animato Holly e Benji per ripiegare occorre una speciale patente fornita soltanto ai centrocampisti più sfigati. Vediamo ora invece il reparto offensivo, quello che nel cartone dà le maggiori soddisfazioni, visto che le partite in genere terminano coi tipici punteggi dell’NBA.
Si sbriciola molto facilmente anche Julian Ross (Alexandre Pato), che oltre a essere l’unico calciatore pluri-infartuato del calcio mondiale è anche l’unico che nel cartone giapponese conosca la regola del fuorigioco, tanto che i teneri e ingenui avversari che finiscono caterve di volte in offside rimangono sconvolti ogni volta che l’arbitro fischia e si annusano interrogativi le ascelle cercando di capire dove hanno sbagliato. Julian è anche sempre accompagnato da una giovane manager biondina (Barbara Berlusconi), che poi, a un certo punto del cartone, sparisce inspiegabilmente. Ultimo, ma solo fra i più celebri, è il piccolo Danny Mellow (Sebastian Giovinco), centroqualcosa alto ottanta centimetri che ha la zeppola e frequenta la terza elementare, ma siccome è agile e tecnico diventa titolare in una squadra chiamata Muppet (il che fa già capire perché un bambino possa giocare in prima squadra). La somiglianza con Giovinco è data anche dal fatto che Danny non segna mai e che nessuno ha mai capito quale ruolo ricopra sul campo da calcio.
Una menzione speciale meritano, però, gli impareggiabili gemelli James & Jason Derrick (Frank e Ronald De Boer). Dotati entrambi di un nome da maggiordomo e di un cognome da ispettore con la parrucca, li potete trovare in vari video dei Jackass, dove si gettano dal Gran Sasso cantando “O Susanna”, oppure si radono il pube con un taser. I gemelli Derrick hanno inventato la catapulta infernale, nonché l’uomo sulla traversa: una strana manovra che nel calcio sarebbe totalmente inutile, in quanto il tizio sulla traversa si troverebbe sempre in fuorigioco. Ma nel cartone funziona, perché il fuorigioco lo conosce solo Julian Ross.
Nel cartone animato viene infine acquistato dalla Juventus, ma una volta arrivato a Torino ecco il colpo di scena: il poderoso Mark Landers viene ritenuto dal fisico inadatto per giocare in Serie A e spedito ad ammuffire in prestito alla Reggiana, dove si abbofferà di parmigiano e lambrusco e diventerà obeso come Ronaldo. L’esclusione della Juve è importante soprattutto se si pensa a quanto gli standard fisici dei bianconeri siano calati negli ultimi anni, considerato che oggi viene fatto giocare Giovinco. Altro attaccante molto interessante è Johnny Mason (Cristiano Ronaldo). Tecnico e prolifico (ma solo finché gioca contro le seghe), Johnny condivide col proprio alter ego una metrosessualità superiore anche a quella di Tom Becker: ha la erre moscia ed è l’unico calciatore al mondo che si presenti in campo con la permanente senza sentirsi un imbecille.
Tanti ancora sarebbero i comprimari della mitologia giapponese, come Ramon Victorino (Edinson Cavani), Carlos Santana (l’unico attaccante che segna col barré), Pierre Leblanc (Michel Platini), Karl-Heinz Schneider (Lothar Matthaus), Roberto Sedinho (Leonardo), ma evitiamo di addentrarci nei dettagli, perché altrimenti sarebbero occorse dieci puntate. Meglio lasciare un po’ di mistero: in fondo, stiamo pur sempre parlando di cose sacre.