Giro di Svizzera: il Sagan che non t’aspetti
Il Giro di Svizzera affronta la terza tappa, la Montreux-Meiringen di 203 chilometri, con tre Gran Premi della Montagna da scalare. Innanzitutto, la salita di Tafers di 3°categoria dopo 60 chilometri dalla partenza, poi la salita di Innertkirchen di 4°categoria, la cui vetta è piazzata a 34,2 km dall’arrivo e, dulcis in fundo, il temuto Brünig Pass, salita di 1°categoria di 12 chilometri, la cui cima è collocata a 19 km dal traguardo. Facile prevedere che gli uomini di classifica si daranno battaglia su quest’asperità.
Solito copione di scatti e controscatti a inizio tappa. Riescono a evadere in 18, tra i quali si fanno notare i due belgi più famosi del gruppo, vale a dire il campione nazionale belga Tom Boonen (Omega Pharma – Quick Step) e il campione del mondo Philippe Gilbert (BMC). Vi sono anche lo svizzero Micheal Albasini (Orica-GreenEdge), l’olandese Wilco Kelderman (Blanco) e il nostro Matteo Montaguti (Ag2r – La Mondiale). Il gruppo però non lascia molto spazio ai fuggitivi, concedendo al massimo 3’10” di vantaggio. A metà tappa, una caduta costringe al ritiro Ryder Hesjedal (Garmin-Sharp). Per il canadese numerose contusioni e una sospetta commozione cerebrale. Sulle prime rampe del Brünig Pass, i fuggitivi vengono riassorbiti uno a uno, anche grazie all’azione della Saxo-Tinkoff in testa al gruppo volta a favorire Roman Kreuziger. L’ultimo degli attaccanti di giornata ad arrendersi è Albasini. A fuga conclusa, in testa al plotone si piazza Tejay Van Garderen (BMC). Lo statunitense si trasforma in gregario “di lusso” per il suo compagno di squadra, lo svizzero Matthias Frank, e impone un ritmo che fa male a molti. Prima di tutti a Andy Schleck (Radioshack), poi nel corso della salita, devono arrendersi la maglia gialla Cameron Meyer (Orica-GreenEdge), il nostro Moreno Moser (Cannondale), lo spagnolo Igor Antón (Euskaltel), lo sloveno Janez Brajkovič (Astana) e il nostro Domenico Pozzovivo (Ag2r – La Mondiale). Restano una quindicina di corridori nel gruppo dei migliori, tra i quali gli italiani Scarponi (Lampre-Merida) e Visconti (Movistar) e un sorprendente Peter Sagan (Cannondale). Per la prima volta nella sua carriera, lo slovacco riesce a restare con i più forti in una salita lunga e impegnativa. E, nella discesa verso Meiringen, Sagan si scatena, spaccando il gruppo e trascinandone tre con se: Frank, Kreuziger e Rui Costa (Movistar). Discesa che è fatale a Scarponi, che scivola e perde tempo prezioso. Per l'”Aquila di Filottrano“, seconda caduta in discesa dopo quella allo scorso Giro d’Italia nella tappa di Marina di Ascea. I quattro si presentano sul traguardo di Meiringen, con Sagan che vince agevolmente e si aggiudica la sua settima tappa in assoluto al Giro di Svizzera. Matthias Frank si piazza quarto ed è la nuova maglia gialla, con 23″ di vantaggio su Kreuziger e 35″ su Rui Costa. Il vincitore della frazione di ieri, Bauke Mollema (Blanco), arriva quinto a 39″, mentre a 46″ arriva il secondo gruppo degli uomini di classifica, regolato in volata da Visconti.
Domani si corre la 4°tappa, la Innertkirchen-Buochs, di 174 chilometri. Tre Gran Premi della Montagna, ma nessuno difficile e soprattutto lontano dal traguardo. Dovrebbe essere la prima occasione per i velocisti del gruppo.