Evviva Malta
All’improvviso, Mifsud. Ed era giusto fosse lui, che un po’ di esperienza in giro per l’Europa la può vantare: Kaiserslautern, Coventry City, Barnsley e altre. Non proprio Real Madrid e Barcellona, ve lo concedo, ma certo più di quanto hanno fatto molti compagni di nazionale.
La squadra è quella maltese, il fotogramma perfetto è la rete del ragazzo di Tal-Pietà (Valletta), piccolo villaggio di meno di 4mila anime, a due passi dalla capitale: l’Armenia è stesa, o-1 e digiuno ventennale interrotto.
Perché sì, perché Malta continua a partecipare biennio dopo biennio alle campagne internazionale di qualificazione ai grandi tornei. Lontana dai fasti che nazioni più grandi, per abitanti e superficie, possono vivere, i Knights of Malta non hanno mai smesso di giocare con orgoglio. Registrando grandi affluenze nelle sfide contro le nazionali che contano, non senza batoste roboanti in termini di gol subiti, ko.
Squadra materasso? Forse, ma in fin dei conti ci s’appassiona sempre a storie così, un po’ come alla storia dello 0-0 del San Marino con la Turchia il 10 Marzo 1993 (20 anni fa, poco più). O alla vicenda di Massimo Bonini, il giocatore più rappresentativo della stessa San Marino di un tempo, piccola realtà spesso sconfitta ma mai doma in termini di orgoglio e grinta.
Può sembrare retorico (e in realtà un po’ lo è), ma il cuore di tanti ha vibrato ieri sera. Con il più classico dei siti sportivi aperto, tanti appassionati – anche grazie alla forza dei social network, già pronti per prendere in giro l’avversario di turno – si saranno accorti di quello che sembrava un errore del sito. No no, ma quale errore, Malta ha vinto davvero in Armenia.
Certo, non il Maracanà, ma l’impresa è di quelle potenti: all’Hrazdan Stadium (Yerevan) è 0-1, firma del solito Mifsud. È gioia dopo 20 anni, a due decenni dall’ultimo urrà in trasferta: su Twitter ne parlano anche in tanti, perché in fin dei conti stupisce e colpisce.
37 gol in 98 apparizioni con la nazionale, Michael festeggerà i 100 caps con la gioia della vittoria in trasferta, non senza la consapevolezza di aver fatto parlare di Malta, per una sera, a tutto il mondo. L’Armenia non sarà imbattibile, Malta resterà ultima, ma i piccoli Davide per una volta vincono anche se rappresentano uno stato piccolo, isolato al centro del Mediterraneo, indipendente dal 1964.
Per una Domenica diversa dal solito, mi piaceva l’idea di celebrare questo piccolo grande successo. Mifsud non avrà scritto né scriverà la storia del calcio mondiale, ma nella leggenda del football maltese c’è di sicuro. Evviva Malta allora, evviva chi nonostante blasone degli avversari, sconfitte, sfide tecniche improponibili per la differenza dei valori in campo, ci mette sempre la faccia.
Post scriptum: naturalmente, chapeau anche al selezionatore maltese, che è Pietro Ghedin, ex selezionatore dell’Italia femminile, una nazionale che chi scrive conosce piuttosto bene, una nazionale cui voler bene.