Thomas Ince, o Ince junior. Un cognome così ingombrante che pare non impensierire il 21enne figlio del grande Paul, ex centrocampista della nazionale inglese e del Manchester United. L’attaccante del Blackpool, che è stato costretto a saltare la prima sfida dell’Europeo contro l’Italia causa squalifica, non aspetta altro che scendere in campo nella gara contro la Norvegia prevista oggi. “Siamo tutti molto dispiaciuti, ma ci restano ancora due partite. Abbiamo già affrontato la Norvegia e sappiamo quali problemi ci può creare. Dobbiamo giocare al meglio delle nostre possibilità e capacità. Dobbiamo assolutamente batterli. Se conquistiamo i tre punti, l’inerzia sarà dalla nostra parte nella sfida contro i padroni di casa.” Nell’intervista rilasciata per il sito della Uefa, Ince jr ha parlato inevitabilmente di suo padre: “Ho un doppio vantaggio. Ho l’allenatore e il padre in casa, due in uno – Paul Ince è al timone del Blackpool da febbraio 2013 – Da bambino mi faceva piangere. Se giocavo male una partita, me lo diceva a muso duro. Ma è servito a farmi diventare più forte. Bisogna sapere accettare le critiche. Adesso ci sediamo insieme e lui analizza ogni momento della mia partita. Continua ad armeggiare con il video anche quando c’è la cena a tavola. Sarebbe un sogno seguire le sue orme e avere anche solo la metà della sua carriera. Ho la fortuna di ricevere i suoi consigli.”