Giro di Svizzera: il vento dice Meyer
Il Giro di Svizzera 2013 esordisce con una cronometro individuale interamente pianeggiante di 8 chilometri a Quinto, nel Canton Ticino. Favorito d’obbligo il padrone di casa Fabian Cancellara (Radioshack), quattro volte Campione del Mondo nella specialità nel “tic-tac”. Ed è l’occasione per uomini di classifica particolarmente dotati in questa prova, come lo statuntitense Tejay Van Garderen (BMC), di cominciare a mettere fieno in cascina nei confronti degli scalatori.
E invece le condizioni atmosferiche scompaginano tutti i pronostici della vigilia. Nell’ultima ora di gara, dedicata ai migliori, spira in quel di Quinto un fortissimo vento contrario, che ostacola fortemente la marcia dei corridori. E consente implicitamente, a chi è partito in precedenza, un vantaggio non da poco. E di questa situazione ne approfitta l’australiano Cameron Meyer (Orica-GreenEdge), un corridore sì bravo nelle prove contro il tempo, ma che in condizioni normali prende quasi sempre paga da Cancellara e Van Garderen. Ma oggi il vento si è messo a far le bizze e ha fatto sì che Meyer si aggiudicasse la prima tappa col tempo di 9’39”, precedendo di 10 secondi l’olandese Niki Terpstra (Omega Pharma – Quick Step) e di 14 secondi l’australiano di origine tedesca Heinrich Haussler (IAM Cycling). Cancellara conclude la prova 16° a 22″ da Meyer, Van Garderen addirittura 73° a 45″ dall’atleta dell’Orica-GreenEdge. Per Meyer arriva ovviamente anche la maglia gialla di leader della generale. Tra i probabili uomini di classifica, bella prova di un redivivo Ryder Hesjedal (Garmin-Sharp), che conclude 9° a 19″. Il fattore vento ha dato una mano a scalatori che altrimenti avrebbero perso diversi secondi. Esempi ne sono il francese Thibaut Pinot (FDJ, 31° a 32″, 13″ meglio di Van Garderen) e il nostro Domenico Pozzovivo (Ag2r – La Mondiale, 71° a 44″, un secondo meglio del corridore della BMC). Svantaggiati dal fattore vento il vincitore uscente del Giro di Svizzera, il portoghese Alberto Rui Costa (Movistar, 53° a 40″), gli sloveni Brajkovič (Astana, 60° a 42“) e Spilak (Team Katusha, 137° a 1’07”), lo spagnolo Antón (Euskaltel, 152° a 1’13”), il lussemburghese Andy Schleck (Radioshack, 134° a 1’06”) e i nostri Scarponi (Lampre-Merida, 121° a 1′) e Damiano Caruso (Cannondale, 87° a 50″).
Domani seconda tappa, da Quinto a Crans Montana, per 118 chilometri. Una tappa resa priva, causa maltempo, della salita di prima categoria del Nufenenpass. Ma l’arrivo in salita di Crans Montana dovrebbe bastare e avanzare per creare spettacolo. Sperando che, questa volta, qualcuno tenga spenti i ventilatori.