Giro del Delfinato: hurrà Sánchez
Il Giro del Delfinato affronta la settima tappa, la Le Pont-De-Claix – Superdévoluy di 187,5 chilometri, che prevede cinque Gran Premi della Montagna. Subito, tanto per gradire, l’Alpe d’Huez, salita catalogata “Hors catégorie“. Seguono a ruota le ascese del Col de Sarenne (2°categoria), due di prima categoria, il Col d’Ornon e il Col de Noyer e nel finale, la salita di 4 chilometri di terza categoria che porta al traguardo di Superdévoluy. Una tappa che prevede, sulla carta, un copione pressochè scontato, consistente in una fuga di un nutrito gruppo di corridori che si sviluppa a inizio frazione, tenuta a bada dagli uomini di classifica che si dovrebbero dar battaglia nelle ultime due salite.
Il copione viene rispettato alla lettera. Sull’Alpe d’Huez vanno via in 22. Spiccano, tra i fuggitivi, i nomi del leader della classifica dei Gran Premi della Montagna, il francese Thomas Damuseau (Argos-Shimano), la prima maglia gialla di questa edizione del Delfinato, il canadese David Veilleux (Europcar), i francesi Sylvain Chavanel (Omega Pharma – Quick Step), Pierre Rolland (Europcar) e Jérôme Coppel (Cofidis), i belgi Jurgen Van Den Broeck (Lotto-Belisol) e Thomas De Gendt (Vacansoleil-DCM) e gli italiani Matteo Bono (Lampre-Merida), Alessandro De Marchi (Cannondale) e Ivan Santaromita (BMC). Gli attaccanti di giornata raggiungono un massimo vantaggio di 5’40” sul Col d’Ornon. Il gruppo degli uomini di classifica, guidato dalla Sky e dalla Movistar, comincia a reagire e mano a mano riprende tutti i fuggitivi. L’ultimo ad arrendersi, a metà della salita del Col de Noyer, è un bravissimo Alessandro De Marchi. A questo punto, inizia l’attacco dell'”armata spagnola” nei confronti della maglia gialla, il britannico Chris Froome (Sky). Ci prova prima Alejandro Valverde (Movistar), poi un ritrovato, dopo la giornataccia di Valmorel, Joaquim Rodríguez (Team Katusha), ma entrambi vengono stoppati dai gregari di Froome. Verso il Gran Premio della Montagna del Col de Noyer, arriva l’attacco di Samuel Sánchez (Euskaltel), che in discesa viene raggiunto dal danese Jakob Fuglsang (Astana). I due riescono ad acquisire un vantaggio di 20″ sul gruppo maglia gialla, guidato da un Alberto Contador (Saxo-Tinkoff) che corre nell’insolita veste di gregario per proteggere il suo compagno di squadra, l’australiano Micheal Rogers, attualmente terzo nella generale. Ma, nonostante il buon lavoro del madrileno, sono Sánchez e Fuglsang a giocarsi il successo finale. Ed è il basco della Euskaltel a imporsi nella volata a due e a replicare quello che aveva fatto ieri Thomas Voeckler. Infatti, proprio come il francese della Europcar, si tratta del primo successo stagionale e del primo successo in assoluto al Giro del Delfinato. Il gruppo maglia gialla taglia il traguardo con 15″ di ritardo, regolato in volata dal compagno di squadra di Chris Froome (che ovviamente resta leader della generale) e secondo in classifica, l’australiano Richie Porte.
Domani il gran finale di questa edizione del Delfinato. Si disputa infatti l’ottava e ultima tappa, la Sisteron-Risoul, 155,5 chilometri con tre Gran Premi della Montagna, tra i quali due di prima categoria, il Col de Vars, e, soprattutto, l’ascesa finale di Risoul. La maglia gialla di Froome sembra intoccabile. Ma sicuramente l'”armata spagnola” non se ne starà con le mani in mano.