E’ successo in Europa: Russian Premier League

IL TITOLO TORNA A MOSCA DOPO SETTE ANNI – Non era la favorita principale, ma il CSKA ha vinto con pieno merito il campionato; gli uomini di Slutskjy hanno mantenuto la vetta della classifica per buona parte della stagione, fronteggiando soltanto qualche momento difficile nel corso del torneo. Dietro di loro Zenit e Anzhi, con i primi che sono rimasti a bocca asciutta per la prima volta sotto la gestione Spalletti e con i secondi che sono stati beffati sia in Coppa di Russia (persa ai rigori) che in campionato, perdendo in primavera punti importanti per un posto in Champions League. La lotta per l’Europa League è stata esaltante, con protagonista assoluto il Kuban Krasnodar, la squadra che ha esibito il miglior calcio e che ha meritato il terzo turno preliminare della competizione. Grande delusa la Dinamo, che getta alle ortiche quanto di buono fatto da Petrescu e manca clamorosamente l’Europa. Spiccano le prestazioni di Terek e Krasnodar, appena fuori dalle coppe, mentre delude ancora la Lokomotiv. Per quanto riguarda i bassifondi della classifica Alania e Mordovia salutano con grande anticipo il campionato, mentre Rostov e Krylya Sovetov non hanno alcun problema nei play out.

LA SQUADRA RIVELAZIONE: Kuban Krasnodar

Krasnodar, si sa, è una piazza straordinaria dove fare calcio. Clima delizioso per gran parte dell’anno, monumentale cornice di pubblico nelle sfide casalinghe, giocatori talentuosi e dirigenti sapienti. La cessione di Lacina Traorè e l’addio di Dan Petrescu a torneo cominciato (non sarà l’unica peraltro, dato che anche Krasnozhan si dimetterà successivamente) potevano costituire ostacoli, ma un gruppo unito come quello del Kuban non si è mai sfaldato, e ha continuato a macinare gioco e risultati, senza mai perdere una sfida nel 2013, sotto la gestione Kuchuk. Il portiere Belenov è uno dei giovani più promettenti nel suo ruolo, cercato anche dallo Zenit, alla disperata ricerca di un vice (o magari anche qualcosa in più) Malafeev. La linea mediana ha acquistato fisicità con l’arrivo di Kaborè dal Marsiglia, che ben si è coagulato nei meccanismi generati da Fidler e Tlisov. Ma la vera forza di questa squadra sta nella fase offensiva: un centravanti dotato di grande forza fisica, Baldè, che lavora in modo propedeutico agli inserimenti dei talentuosi trequartisti del Kuban, presenti in numero esagerato in rosa. Ionov, Popov, Pizzelli, Bucur, Niculae, Kulik, ma sopratutto Aras Ozbiliz. E’ stato l’armeno il vero crack di questa squadra, un giocatore di qualità spaventose, clamorosamente snobbato dai grandi palcoscenici. Si prenderà la sua rivincita tra qualche mese?

LA DELUSIONE: Lokomotiv Mosca

In molti credevano impossibile che la Lokomotiv potesse fare peggio delle ultime stagioni. L’accoppiata Smorodovskaya-Bilic ha saputo però smentire questi ottimisti addetti ai lavori. La stagione della Lokomotiv è stata a dir poco imbarazzante, con l’obiettivo Europa nuovamente mancato e una squadra che non sembra poter dare certezze per il futuro. Bilic ha le sue attenuanti, ma nel complesso ha deluso. Come i suoi giocatori del resto. Cosa serve alla Lokomotiv per uscire dal tunnel? Attuare una politica gestionale chiara e precisa, cambiare preseidente e guida tecnica. In poche parole, rifondare. Soprattutto il metodo di lavoro, perchè alcuni giocatori validi i ferrovieri li hanno, ma l’ambiente turbolento di certo non li aiuta a rendere come potrebbero.

LA PARTITA PIU’ BELLA: Kuban Krasnodar-Zenit San Pietroburgo 2-2

Scegliere la partita più bella è sempre difficile, poichè non ci può essere un criterio comune nella scelta. Si può parlare di una partita perchè entusiasmante sul piano tattico, un’altra perchè esaltante sul piano delle occasioni da gol, un’altra ancora perchè finita in goleada ( a tal proposito Zenit-Spartak Mosca 5-0 avrebbe meritato una menzione). La sfida tra Kuban e Zenit di aprile è stata sicuramente magnifica, a voi lettori la libertà di trovarne altre migliori in questo torneo. Partita straordinaria perchè giocata a viso aperto da entrambe le squadre, con una miriade di occasioni da gol, su un manto erboso perfetto, con un clima soleggiato ma non asfissiante ed un pubblico oltremodo eccezionale. E il clamoroso palo a pochi secondi dalla fine di Ionov (il grande ex della partita), lanciato in contropiede e solo davanti a Malafeev, rende giustizia a una partita che nessuna squadra avrebbe meritato di perdere.

IL GOL PIU’ BELLO: Martin Jiranek, Kuban-Terek 2-1

C’è ancora di mezzo il Kuban, ma stavolta non esaltiamo le gesta della squadra di Krasnodar. Il gol più bello della stagione 2012/2013 è sicuramente l’assurda botta da 40 metri del ceco Jiranek, che però non regalerà alcun punto ai ceceni del Terek.

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