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Giro del Delfinato: il colpo di Boasson Hagen

Il Giro del Delfinato riparte da Ambérieu-en-Bugey e va verso Tarare, per una terza tappa lunga 167 chilometri e che prevede due Gran Premi della Montagna, entrambi di terza categoria: il Col des Écharmeaux (10,6 km al 3% di pendenza media) e il Col des Sauvages (4 km al 5,5% di pendenza media). La vetta di quest’ultima salita è collocata a 9,5 km dall’arrivo, quindi potrebbe fungere da perfetto trampolino di lancio per chi avesse coraggio (e gambe) per tentare qualcosa.

Solito copione di scatti e controscatti a inizio frazione. Alla fine evadono in quattro: il belga Sander Cordeel (Lotto-Belisol), il giapponese Fumiyuki Beppu (Orica-GreenEdge), lo statunitense Jacob Rathe (Garmin-Sharp) e lo spagnolo Juan Antonio Flecha (Vacansoleil-DCM). I fuggitivi raggiungono un vantaggio massimo di 6 minuti e 15 secondi, quando il gruppo, guidato dagli uomini della Omega Pharma – Quick Step per favorire la volata di Gianni Meersman, reagisce e mano a mano va a prendere tutti i componenti della fuga. L’ultimo ad arrendersi è Cordeel, raggiunto alle pendici del Col des Sauvages. Sulla salita prova un attacco un compagno di squadra di Cordeel, il belga Bart De Clercq, che viene raggiunto nelle prime fasi della discesa dal polacco Micheal Kwiatkowski (Omega Pharma – Quick Step). I due però non riescono ad andare oltre i 10 secondi di vantaggio e vengono ripresi a 1,5 km dalla conclusione. La Sky prende in mano le redini del gruppo, con il britannico Geraint Thomas che pilota alla grande, in un ultimo chilometro tortuoso con l’ultima curva ai 250 metri dall’arrivo, il compagno di squadra Edvald Boasson Hagen. Il norvegese esce in testa dall’ultima curva e ha gioco facile nel regolare il plotone e conquistare così la vittoria di tappa, la sua terza in assoluto al Giro del Delfinato (dopo i successi in due frazioni parziali ottenuti rispettivamente nel 2010 e nel 2012). Boasson Hagen precede sul traguardo di Tarare l’australiano Matthews (Orica-GreenEdge), il belga Meersman, l’altro norvegese Thor Hushovd (BMC) e Elia Viviani. Il velocista della Cannondale, vincitore ieri, è rimasto chiuso prima dell’ultima curva e non è riuscito a trovare il varco per poter sprintare. Il canadese David Veilleux (Europcar) resta in maglia gialla.

Domani arriva una tappa che può finalmente dare una prima scrematura a una classifica generale ancora piuttosto corta. La quarta frazione è una cronometro individuale di 32,5 km interamente pianeggiante, da Villars-les-Dombes a Parc des Oiseaux. Chi vorrà vincere questo Giro del Delfinato dovrà cominciare a mostrare le proprie credenziali.